Discarica, il comitato depositerà un nuova perizia giurata

Imola

IMOLA. «Depositeremo una nuova perizia giurata sulla discarica “Tre monti” di Imola». Ad annunciarlo è il comitato “Vediamoci chiaro”, che si muoverà quaranta giorni prima della discussione del ricorso della Regione Emilia-Romagna, di Con.Ami e di Hera al Consiglio di Stato contro la bocciatura del progetto di sopraelevazione del terzo lotto dell’impianto di via Pediano, in programma il 20 dicembre.

Poca trasparenza

A finire nel mirino sono i dati ambientali e sanitari forniti dagli organi di controllo Arpae e Azienda usl.

«Sul sito dell’Arpae, gli ultimi dati che riguardano i monitoraggi a disposizione risalgono al 3 aprile e fanno riferimento ai risultati dei controlli effettuati nel novembre dello scorso anno», spiega il gruppo. «I dati relativi al monitoraggio dei livelli di falda all’interno dei pozzi e della qualità delle acque sotterranee dei piezometri dell’area del catino, però, devono essere trasmessi al Comune di Imola e all’Azienda usl tutti i mesi. E quelli dei piezometri esterni all’area del catino e della trincea drenante ogni tre mesi».

Inoltre, «l’ultima relazione annuale sul funzionamento e la sorveglianza della discarica depositata da Herambiente risale al 19 aprile del 2017», aggiunge il comitato. «Ma il report deve essere presentato al Comune di Imola, al distretto cittadino dell’Arpae e alla Città metropolitana ogni anno ed entro il 30 aprile dell’anno successivo».

Di tutti questi dati, però, «non vi è alcuna traccia», attaccano gli ambientalisti. «Non sappiamo che cosa stia succedendo all’interno alla discarica, in cui teoricamente è in corso una bonifica».

E i dati disponibili, comunque, a detta del comitato, «evidenziano superamenti dei livelli di ferro, di manganese e di solfato rilevati anche dai piezometri posizionati all’esterno dell’impianto», denuncia il comitato. «Chi afferma che l’attività della discarica non ha ripercussioni al di fuori dell’impianto dichiara il falso».

Attenzione alta

«Il silenzio sulla discarica di questi giorni è solamente apparente», attacca Marco Stevanin. «Il tentativo di portare avanti il progetto di ampliamento è sempre più forte. Riteniamo che a breve la Regione Emilia-Romagna si pronuncerà al riguardo. E anche in questo caso il comitato è pronto per impugnare le eventuali autorizzazioni davanti al Tribunale amministrativo».

Luca Balduzzi

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