La “rivolta-gaya” infiamma il mondo politico e arriva in Consiglio comunale

Imola

IMOLA. Infiamma il mondo politico il corteo “Rivolta Gaya-Siamo tutte arcobaleno!” in programma a Imola domani pomeriggio. «Cominciamo un percorso collettivo che possa aprire spazi di liberazione e confronto per la gioia e la libertà di tutti», spiegano gli organizzatori.

«Lo scopo della manifestazione è screditare e colpire chi pensa in modo diverso», rispondono Simone Carapia e Daniele Marchetti di Lega Imola, che hanno portato il tema il Consiglio comunale.

Sostegno

«Intendiamo combattere l’ondata di violenza e di odio verso le persone più deboli», aggiunge Lorenzo Dal Monte, segretario della federazione di Imola del Partito della rifondazione comunista, che aderisce al corteo, «condividendo l’idea che solo la parità di diritti per tutte e tutti e una nuova cultura basata sull’uguaglianza e sulla pari dignità possano far crescere una società nuova di integrazione e rispetto reciproco».

«Riconosciamo la necessità di una manifestazione che mostri l’esistenza e le rivendicazioni (tra cui anche il diritto all’adozione) di persone gay, lesbiche e trans», continua Potere al popolo Imola, «in particolare dopo gli episodi di omofobia che hanno toccato anche Imola».

Critiche

«Si attaccano direttamente alcuni partiti solo per la propria posizione in merito alla funzione e alla forma della famiglia», commentano Carapia e Marchetti. «I toni usati potrebbero istigare i partecipanti ad azioni di intolleranza nei confronti dei cittadini che possono dimostrare contrarietà alle idee che accompagnerebbero il corteo».

«I pride, per la forte strumentalizzazione ideologica che portano con sé, nulla hanno a che fare con la tutela dei diritti», aggiunge Nicolas Vacchi di Forza Italia. «Sono manifestazioni di dubbio gusto, che fanno dell’ostentazione dell’omosessualità una bandiera di civiltà».

«Il Popolo della famiglia invita i propri elettori a presidiare l’evento», continuano Marco Dall’Olio, vicepresidente del circolo “Valori e vita” di Imola, e Mirko De Carli, coordinatore nazionale per il Nord Italia, «e inviare eventuali segnalazioni di atti contro la legge».

Abbassare i toni

«Il Movimento 5 stelle da sempre ha sostenuto le istanze delle associazioni Lgbt. Tuttavia abbiamo assistito a polemiche che ci preoccupano», commenta la maggioranza.

«Auspichiamo pertanto che si abbassino i toni da ambo le parti e che eventi d’espressione identitaria ormai comuni su scala globale possano svolgersi anche nella nostra città pur senza creare problemi alla pubblica sicurezza».

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