Stasera alla direzione del Pd Marco Raccagna si dimetterà

Rimini

IMOLA. Il segretario del Partito Marco Raccagna mantiene il massimo riserbo sulla decisione che comunicherà questa sera durante la direzione del Pd, ma non ci saranno sorprese: metterà sul tavolo le sue dimissioni, atto praticamente dovuto dopo la sconfitta elettorale che ha consegnato il Comune al Movimento 5 Stelle. Raccagna non si pronuncia per rispetto nei confronti degli organismi dirigenti ma il “mea culpa” esternato (insieme a quello dell’ex sindaco Daniele Manca) all’indomani della sconfitta era già una dichiarazione dimissionaria. Il segretario non ha replicato a chi gli chiedeva le dimissioni immediate per farlo nella sede più deputata, ovvero la direzione.

La direzione del Pd

Stasera in viale Zappi ci sarà sicuramente un confronto serrato sull’analisi della sconfitta del Pd e del “ribaltone” che ha scosso una delle roccaforti della sinistra, provocando reazioni e probabili conseguenze anche a livello regionale. Una deblacle che anche il segretario regionale del Pd Paolo Calvano ha definito «Una sconfitta che pesa» sottolineando poi che «Credo sia giusto e opportuno confrontarsi sul perché abbiamo perso, su quello che è successo e sul futuro del Pd. Lo faremo qui e credo sia giusto farlo contemporaneamente anche a livello nazionale». Il caso imolese ora fa tremare anche altre realtà della regione per questo bisogna correre ai ripari in fretta. E questa sera oltre a confrontarsi sulle cause della sconfitta a Imola andranno gettate le basi per stabilire il percorso della ricostruzione. Di questo se ne parlerà anche nell’assemblea prevista domani che in pratica sarà il proseguimento della direzione di stasera.

Verso il congresso

Sulla strada da seguire Calvano nei giorni scorsi ha sottolineato l’importanza dei arrivare al congresso: «Dobbiamo essere consapevoli del fatto che per opporci al vento che soffia e alimenta la rabbia e le paure occorre essere saldi, capaci di proporre una visione alternativa. Dobbiamo avere una identità che in questo momento non abbiamo. Occorre quindi ripartire e bisogna farlo con un congresso, anzi, con i congressi, a tutti i livelli del nostro partito».

E ieri il segretario regionale ha messo in evidenza la ricandidatura di Stefano Bonaccini alla presidenza della Regione. «La ricandidatura di Bonaccini è un’ottima notizia e offre un punto fermo da cui ripartire anche in Emilia-Romagna, come Pd e come centrosinistra. Condivido le sue parole rispetto all’urgenza di rilanciare l’azione del nostro partito a tutti i livelli, attraverso congressi rigenerativi che mettano al centro come parole d’ordine il recupero dell’empatia intesa come capacità della politica di mettersi nei panni dei cittadini e di calarsi nei loro problemi, andando oltre atteggiamenti burocratici e mettendosi al servizio della comunità, ascoltandone le istanze e le preoccupazioni».

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