L’ex sindaco Daniele Manca infiamma la polemica sullo stadio

Calcio

IMOLA. «Avreste mai immaginato che per la mancata vittoria in Champions League la Juventus incolpasse il comune di Torino?». Un paragone volutamente strampalato e un po’ di retorica. Ma dopo un paio di settimane di bordate prima sportive poi politiche l’ex sindaco di Imola, ora senatore del Pd, Daniele Manca, rompe il silenzio e dice la sua sul caso dello stadio Romeo Galli che al momento non è a norma per ospitare un eventuale campionato di serie C.

Il fatto

L’Imolese che non ha centrato la promozione sul campo è pronta a presentare una domanda per un eventuale ripescaggio. Manca però l’omologazione dello stadio. E i giorni scorsi il direttore generale rossoblu, Fiorella Poggi, ha alzato la voce ricordando che i lavori di adeguamento al Romeo Galli le sarebbero stati promessi nel dicembre scorso durante un incontro con Comune e Area Blu. Promesse secondo la Poggi non mantenute che, nei giorni scorsi, hanno scatenato le reazioni dei candidati a sindaco.

La candidata del Movimento 5 stelle, Manuela Sangiorgi, ha sferrato l’affondo caricando altre critiche nei confronti della vecchia amministrazione guidata da Daniele Manca.

La replica

L’ex sindaco, che aveva mantenuto il silenzio, ieri ha rotto gli indugi andando al contrattacco su Facebook. «Capita stranamente che a Imola l’Imolese accusi il Comune di non avere adeguato lo stadio, uno dei più belli della regione e della categoria, e non poter disputare il campionato di Lega Pro che nel 2017 è stato vinto dal Ravenna e nel 2018 dal Rimini – scrive Manca sul suo profilo Fb –. In questo scenario la prontezza della Sangiorgi che probabilmente lo sport lo ha seguito in televisione e non sa che la domanda di ripescaggio l'anno scorso non è stata presentata e quest'anno ancora non si sa e nemmeno si sa se la Figc accolga tale istanza visto che esistono graduatorie di merito e seconde squadre in avvio di iscrizione.. Secondo alcuni del partito della Raggi, che ha rinunciato alle Olimpiadi per paura della corruzione e si ritrova la corruzione nella costruzione dello stadio nella città governata dal movimento e dalla Casaleggio, avremmo dovuto adeguare l’impianto senza disporre del titolo sportivo per giocare la categoria magari sottraendo risorse dalle scuole o dalla manutenzione della città (follie estive)».

Manca infine sottolinea che «se la società presenterà domanda per salire in serie C e se la Figc accoglierà l’istanza nella legalità e nei tempi necessari insieme all’Atletica Sacmi che gestisce il Romeo Galli penso sia naturale predisporre l’adeguamento. Ma stiamo parlando di un ripescaggio senza certezze e non di una mancata programmazione del Comune. È vero occorrerebbe rottamare l’ignoranza!».

Poggi non ci sta

Fiorella Poggi però non ci sta e replica direttamente sulla pagina di Fb dell’ex sindaco. «Tutto vero, non fosse altro che abbiamo sempre condiviso tutto e sai perfettamente come i criteri di ripescaggio per la serie C inglobino specifici parametri legati alle infrastrutture e allo stadio. Ci è sempre stato garantito – sottolinea Poggi – che sarebbe stato fatto tutto nel momento in cui noi avessimo deciso di attivarci con le procedure di ripescaggio (...). Sarebbe stato sufficiente, invece di scomodare paragoni da Champions, una chiara presa di posizione da parte vostra della serie: se non vincente il campionato non vi rifacciamo lo stadio. Perché mi avete fatto fare un progetto, da me donato al Comune, ed oggi inoltrato alla Sovraintendenza delle belle arti per l’approvazione? Perchè mi avete fatto spendere tutti questi soldi se non era vostra intenzione adeguare il Galli?». Al botta e risposta su Facebook tra Manca e Poggi si aggiungono gli interventi di tanti imolesi, a dimostrazione che la questione stadio è ancora caldissima.

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