«Piccioni morti, topi e scarafaggi: condizioni igienico sanitarie disastrose nel commissariato»

Imola

IMOLA. Il commissariato di via Mazzini versa in uno stato di degrado. Ai piccioni morti e ai topi, ora si aggiungono gli scarafaggi. E il disagio non è solo per chi ci lavora, ma anche per gli utenti imolesi che frequentano i suoi uffici. Nuovo appello-denuncia da parte del Sap, il Sindacato autonomo di polizia, in cui rimarcano le cattive condizioni della caserma di via Mazzini intitolata a Taddeo della Volpe, in cui operano agenti della polizia di Stato e del distaccamento della Stradale.

Topi, insetti ed erbacce

«I poliziotti si trovano nuovamente costretti a lavorare in condizioni igienico-sanitarie a dir poco disastrose – esordisce in una nota il segretario regionale del Sap Andrea Longhi –. Infatti, dopo gli innumerevoli piccioni morti e in stato di decomposizione che spesso troviamo a terra o appesi all’alta recinzione posteriore, ai topi che scorrazzano liberamente per cortili e garage, alle erbacce infestanti che prosperano lungo i muri del fabbricato, ora cominciano a prosperare anche scarafaggi, blatte ed altri insetti, potenziali trasmettitori di malattie, che non dovrebbero essere certo presenti in strutture dello Stato preposte anche all’accoglimento del pubblico. Purtroppo – continua Longhi – i tagli dettati dalla spending review, che negli ultimi anni hanno influito negativamente anche nella salubrità, non consentono nemmeno più la minima igiene pubblica che non dovrebbe nemmeno essere discutibile».

Budget minimo per le pulizie

«Per dare un’idea del pessimo stato in cui si trova la caserma imolese in merito alle carenti pulizie – prosegue il Sap – dobbiamo precisare che la Prefettura di Bologna ha contrattualizzato con la ditta delle pulizie 6 ore di lavoro settimanali per un solo addetto a fronte di 3.000 metri quadri da tenere puliti. Nemmeno la più abile delle massaie riuscirebbe anche solo a spazzare l’equivalente di 30 appartamenti da 100 metri quadri in sole 6 ore settimanali – fa notare il segretario regionale del Sap –. Consapevoli che un ulteriore impegno non lo si può certo chiedere all’unica addetta alle pulizie speriamo almeno che, dopo la nostra segnalazione, l’amministrazione disponga una disinfestazione generale che possa consentire almeno di tamponare questo stato di inaccettabile degrado».

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