Offese omofobe a scuola, il prof denuncia gli studenti

IMOLA. Scritte omofobe e disegni volgari sulla lavagna contro il professore, il quale ha deciso di denunciare gli autori delle gravi offese, quattro studenti minorenni che alla fine, messi alle strette, hanno ammesso le proprie responsabilità. Ma l’episodio successo in una scuola superiore di Imola e venuto alla luce nei giorni scorsi non sarebbe l’unico di stampo omofobo avvenuto nei confronti di quel professore. «In realtà è il terzo episodio – afferma l’avvocata Chaty La Torre incaricata di tutelare gli interessi dell’insegnante – il primo si era verificato in aprile, quindi c’era già una situazione pesante segnalata alla dirigente scolastica».

Offeso più volte

Nella prima occasione alcuni studenti, sempre di quella classe, avevano proiettato foto del professore tratte da un suo profilo social sulla lavagna interattiva multimediale, un’altra volta un ragazzo lo aveva offeso in classe con una frase omofoba molto volgare e infine, il 16 maggio, le scritte offensive con tanto di disegno sulla lavagna. «L’insegnante è stato vittima di bullismo omofobo da parte di alcuni studenti – afferma l’avvocata La Torre in una nota, in merito all’ultimo episodio – Una mattina ha trovato sulla lavagna una scritta con il suo nome, un pene e “che ne voleva da un certo ragazzo” (per tutelare la privacy delle persone coinvolte non vengono citati i nomi)».

La nota sul registro

«Il professore ha scritto una nota sul registro – prosegue La Torre – riportando esattamente i fatti accaduti: “La classe il 16 maggio ha scritto sulla lavagna una frase omofoba rivolta a me e ad un mio conoscente, indicando per esteso il nome di quest’ultimo. La frase faceva riferimento a ipotetici rapporti sessuali che secondo gli alunni io avrei con questa persona. Ad accompagnare la scritta anche il disegno di un organo genitale maschile. Chiedo a riguardo provvedimenti adeguati alla gravità e l’intervento della dirigenza scolastica”».

«A seguito di questa precisa dicitura l’insegnante è stato invitato dalla dirigente scolastica – sottolinea il legale – a modificare la nota scrivendo “l’insegnante ha ricevuto offese ingiuriose”. Di fatto così cancellando il movente omofobo dell’episodio. Perché è questa l’omofobia: essere discriminati, offesi, bullizzati, in ragione della propria omosessualità».

La denuncia

«L’insegnante non si è piegato e ha ripristinato la nota con le esatte parole – prosegue l’avvocata – Ha sporto denuncia contro l’accaduto. La preside ha sospeso la classe ma allo stesso tempo ha detto che l’insegnante nella sua nota ha usato un linguaggio non decoroso. Si è anche impegnata a combattere l’episodio col “pugno duro”. Mi permetto dunque di darle due consigli: se vuole combattere l’omofobia cominci a chiamarla col suo nome. Autorizzi, al più presto, nella sua scuola un corso sulle differenze e contro il bullismo».

Commenti

Lascia un commento

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui