Un pomeriggio dedicato alla sicurezza stradale: i bambini messi alla prova

Imola

IMOLA. Un pomeriggio dedicato alla sicurezza stradale. È quello organizzato, sabato con base presso il proprio comando, dalla polizia municipale. Nel corso dell’iniziativa si sono svolti il 33° Saggio di educazione stradale, a conclusione dell’attività di educazione stradale del 2018, per i ragazzi che hanno frequentato la classe 5 primaria, e l’11° minisaggio per gli alunni della scuola dell’Infanzia, ed è stata data a tutti i cittadini la possibilità di conoscere i servizi e le attività svolte quotidianamente dalla Pm.

Al saggio finale di educazione stradale erano stati invitati tutti i 523 alunni delle 23 classi quinte della scuola primaria. I giovani alunni in sella alla propria bicicletta, con a fianco i loro genitori, guidati dai bikers della Pm, hanno effettuato un percorso tra il parco delle Acque minerali e l’autodromo per arrivare al comando dove ai partecipanti è stato consegnato il patentino del ciclista “Vai sicuro!” e vari gadgets offerti da varie aziende.

Per i circa 500 bambini e bambine delle 23 sezioni della scuola dell'Infanzia si è invece svolto il mini saggio di educazione stradale: è stato creato un percorso con segnali stradali, adiacente alla sede del comando della polizia municipale, che i bambini in sella alla loro biciclettina hanno percorso in sicurezza.

In sede erano presenti alcuni veicoli in dotazione al corpo di Pm e le strumentazioni utilizzate dagli agenti per garantire la sicurezza stradale, con operatori che ne hanno spiegato il funzionamento. Qualcuno ha potuto effettuare prove con l’etilometro, che misura il grado di alcool nel sangue. È stato inoltre possibile provare, in un percorso creato appositamente, gli occhiali che simulano gli effetti dell’alcol sul nostro fisico. Allestito pure uno stand della Protezione civile, delle Guardie ecologiche volontarie con materiale informativo e uno stand dei volontari civici. La festa, oltre che un momento ricreativo, è stata per la Pm un’occasione in più per ribadire come la sicurezza non sia solo una prerogativa delle istituzioni, ma una responsabilità diffusa.

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