Cinque stelle, candidati in campo. «A Imola la stessa sfida di Roma»

Imola

IMOLA. «Il Movimento 5 stelle si prepara per la più bella sfida da quando esiste. E la stessa sfida ci attende per la città di Imola». E’ con un occhio rivolto verso la capitale che Manuela Sangiorgi, candidata a sindaco grillina per le elezioni amministrative del prossimo 10 giugno, lancia i candidati alla carica di consigliere comunale, presentati all’hotel “Molino rosso” ieri sera.

La lista

Il M5s punta - nell’ordine - sull’ex consigliere comunale e vicesindaco dell’eventuale giunta grillina Patrik Cavina, sull’ex pretore di Imola e assessore alla Sicurezza, alla Legalità e alle Frazioni in pectore Ezio Roi, e su Stefania Chiappe, Stefano Buscaroli, Valerio Giovetti, Michela Nanni, Massimo Vasselli, Elena Piancastelli, Fabiano Cavina, Luciana Franceschini, Ermete Guerrini, Paolo Pannunzio, Umberto Mingotti, Daniela Dall’Aglio, Andrea Cerulli, Lorenzo d’Amato, il presidente dell’associazione “Piazza aperta” Simone Righini (alla fine il solo rappresentante dell’associazione in lista), Graziano Righini, Luca Lelli, Federica Boccia, Fabrizio Favilli, Valeria Basile, Diego Padovani e Annalisa Roda.

Favilli, Giovetti, la Piancastelli e Vasselli, in particolare, erano già stati candidati alle elezioni amministrative di cinque anni fa, ottenendo rispettivamente 36, 69, 37 e 85 preferenze (Vasselli si era piazzato subito dietro a Cavina, il quinto e ultimo consigliere grillino eletto). E Cavina, la Chiappe, la Roda e Vassalli si erano candidati alle Parlamentarie del gennaio scorso, per il Senato della Repubblica.

Ezio Roi assessore

La serata ha ufficializzato anche la designazione di Roi come terzo componente della possibile giunta pentastellata, a fianco di Cavina e dell’assessore al Bilancio Claudio Frati. «Una delega che mai prima d’ora nel nostro Comune ha visto una così alta figura di esperienza», commenta la Sangiorgi.

Assunzione di nuovi agenti della polizia municipale il primo provvedimento già fissato dalla candidata a sindaco, al momento della propria presentazione: «Se il bilancio ce lo consente e la legge ce lo consente, certamente dovremo verificare i vuoti di organico – entra nei particolari Roi –. Ma dovremo anche verificare, naturalmente, l’impiego dell’organico. Questo credo che sia quasi più importante dei vuoti».

Come metodo di lavoro, «a me preme soprattutto sentire il parere dei cittadini, perché sono loro l’ago della bussola – aggiunge l’ex pretore –. Posso fare cose bellissime che non servono a niente, invece vorrei fare cose che servono ai cittadini per rassicurarli e per ripristinare sul territorio il senso della legalità, che significa poi il rispetto dei diritti di tutti».

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