Insulti a due agenti della Pm: un 52enne imolese dovrà risarcirle

Imola

IMOLA. «Siete dei delinquenti. Fate schifo. Idioti. Dovete andare a…». Insulti a due agenti donna della polizia municipale di Imola in servizio.

E per un imolese di 52 anni è scattata una citazione in giudizio con l’accusa di oltraggio a pubblico ufficiale, resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale, con l’aggravante della reiterazione del reato.

Una vicenda che, nell’attesa della sentenza, ha visto l’uomo risarcire sia le due agenti sia l’amministrazione per 750 euro a testa.

Il caso

E’ il 9 luglio di tre anni fa, il giorno del concerto degli Ac/Dc all’autodromo “Enzo e Dino Ferrari”. Due agenti della polizia municipale stanno controllando le automobili in sosta vietata lungo via Venturini. In un primo momento, l’uomo, passando in bicicletta, agita le braccia verso una delle due agenti, si solleva sulla sella e strattona la bicicletta con forza, però si allontana.

Le minacce

Ma qualche cosa gli fa cambiare parere e lo fa tornare sui propri passi: «Devi dirmi il tuo nome, così ti vengo a cercare – minaccia la stessa agente che aveva già preso di mira precedentemente –. Lei è una delinquente, si deve vergognare».

E non si trattiene neanche di fronte alle altre persone presenti, che lo sentono gridare ancora «Siete dei delinquenti. Fate schifo. Idioti. Dovete andare a…».

Invitato più di una volta a declinare le proprie generalità o a fornire un documento, l’uomo rifiuta categoricamente.

Il procedimento penale

«E’ esclusivamente grazie alla prontezza di spirito delle due agenti e all’intervento dei loro colleghi che la vicenda non è degenerata», ripercorre la vicenda Gabriele Strada, avvocato che le ha assistite. «L’uomo, una volta identificato, è stato denunciato alla procura della Repubblica di Bologna, che a distanza di circa tre anni dai fatti accaduti ha disposto il giudizio penale. E le due agenti hanno ritenuto di procedere con la richiesta di risarcimento danni». E’ a quel punto che, «considerando la malaparata e le possibili conseguenze, l’uomo ha ritenuto di risarcire le due agenti e l’amministrazione comunale», aggiunge Strada, che ha anche fatto da tramite con il Comune, che ha accettato la somma con una delibera del commissario straordinario Adriana Cogode datata 27 aprile scorso.

Un gesto che «è un segno del cambiamento dei tempi», è convinto l’avvocato, augurandosi «che possa servire come modello per scongiurare il ripetersi di una incomprensibile impunità di fronte a fatti che arrecano danno e provocano discredito alle forze dell’ordine. Oltre ad avere, in qualche caso, conseguenze decisamente più gravi».

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