«Sicurezza, ambiente, sanità e lavoro: il Pd cambi rotta sui temi più caldi»

Imola

IMOLA. A poco più di due mesi dalle elezioni amministrative il centrosinistra imolese non ha ancora tracciato la rotta precisa da seguire e il candidato da lanciare per la poltrona di sindaco. Una situazione di confusione e incertezza che secondo l’ex sindaco di Imola e parlamentare dell’Ulivo Raffaello De Brasi va risolta quanto prima per dare certezze ai cittadini imolesi.

De Brasi, secondo lei quanto è reale il pericolo che il Pd e il centrosinistra per la prima volta nella storia di Imola non vadano al governo della città?

«Dopo 67 anni di governo della sinistra il rischio che si possa verificare un cambiamento di governo è evidente e innegabile. Il Pd a Imola è comunque al 30 per cento, in termini assoluti la situazione è meno grave rispetto a quanto accaduto a livello nazionale alle politiche ma in percentuale il calo è stato evidente. C’è anche da sottolineare che l’affluenza alle politiche è stata molto alta, alle amministrative potrebbe essere più bassa e paradossalmente questo potrebbe essere un aspetto favorevole per il Pd. A questo punto il problema è capire come sta reagendo il centrosinistra, il tempo è pochissimo, bisogna muoversi in fretta».

Secondo lei quali sono le mosse che dovrebbe fare il centrosinistra per non perdere voti?

«Da un lato bisogna avere l’orgoglio di difendere quello che è stato fatto, Imola è una città dove si sta bene e ci sono tanti aspetti positivi che sono il risultato anche del buon governo del centrosinistra. Dall’altro lato ci vuole discontinuità rispetto al passato: il voto alla Lega e ai 5 stelle a livello nazionale è stato un voto di cambiamento, un sentimento che probabilmente c’è anche a Imola. La crisi degli ultimi anni ha colpito molto la nostra città soprattutto dal punto di vista del lavoro e dell’economia, il prezzo sociale pagato è stato elevato. La situazione è cambiata e ora temi come il lavoro, la sanità, l’ambiente e l’immigrazione sono più sentiti dai cittadini, bisogna prenderne atto e cambiare rotta su questi fronti. La discontinuità deve prodursi su questi temi che sono diventati più gravi e più sentiti. Questo non per sposare le idee di Lega e 5 Stelle, ma perché è evidente che il centrosinistra non può andare alle elezioni con un programma di pura continuità rispetto al passato».

Centrodestra e 5 stelle hanno già scelto il candidato, sul fronte del centrosinistra sembra non esserci ancora convergenza, qual è il problema?

«In effetti c’è ancora confusione su questo fronte, ma il candidato va scelto in tempi brevi. Serve un’accelerazione da parte della coalizione sulla scelta del candidato che a mio avviso va fatta entro una settimana perchè poi c’è da lavorare sul programma per stabilire come lavorare su discontinuità e partecipazione. Servono idee che vanno scritte. Va trovata l’intesa tra le forze della coalizione, coalizione che deve essere più ampia possibile e che converga su un nome condiviso. È chiaro che se si trova la quadra su un nome condiviso non servono le primarie di coalizione, in caso contrario vanno fatte. Per questo bisogna decidere quale strada prendere nel giro di pochi giorni».

Come deve essere secondo lei il candidato del centrosinistra?

«Non deve essere per forza un politico, ma se è un civico deve essere una persona autorevole con una storia sociale e uno spessore umano, che abbia una rete di relazioni e che sia in grado di allargare il consenso».

Quale personaggio imolese secondo lei ha le caratteristiche per essere un buon sindaco in questo momento?

«Carlo Alberto Gollini è sicuramente una figura autorevole con le caratteristiche giuste. È vero che ha detto di no, ma sono convinto che se una coalizione compatta converge su di lui potrebbe cambiare idea. Sono stati fatti anche altri nomi, ora l’importante è scegliere e andare avanti».

Il ballottaggio per molti è scontato, secondo lei sarà con il Movimento 5 Stelle o con il centrodestra?

«Se il centrosinistra converge su un candidato in grado di allargare la coalizione può farcela al primo turno, se si va al ballottaggio considerando i numeri usciti dalle politiche direi che sarà con i 5 stelle».

Cosa pensa dei candidati degli altri schieramenti?

«Non conosco Manuela Sangiorgi ma visto che Imola non ha mai avuto un sindaco donna credo che il Movimento 5 Stelle abbia scelto di schierare Sangiorgi per puntare su un cambiamento su tutti i fronti. Il centrodestra dal canto suo ha fatto una scelta intelligente puntando su Palazzolo. È un candidato esperto con alle spalle esperienze amministrative e politiche, inoltre non è proprio un uomo di destra, ha origini socialdemocratiche quindi potrebbe portare via voti al Pd».

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