Pariani: «Restituisco la mia tessera al Pd e voterò Liberi e Uguali»

Rimini

IMOLA. «Ho deciso di restituire la mia tessera al Partito democratico. Il 4 marzo voterò per Liberi e uguali». Sono due frasi lapidarie quelle con cui Anna Pariani annuncia l’abbandono del Pd e il passaggio al “listone” di Pietro Grasso a tre giorni dalle elezioni politiche.

In una campagna elettorale che a livello locale ha riservato ben poche sorprese, la decisione dell’ex consigliera regionale pesa come un macigno.

Nessuna inclusione

«Non trovo più nel Partito democratico quella visione larga e plurale, inclusiva, capace di far nascere idee nuove, perché al suo interno non c’è più dibattito, ma un capo che dispone e dei tifosi che applaudono», spiega la Pariani. «La formazione delle liste ne è stata la plastica rappresentazione».

L’esempio riguarda direttamente l’ex primo cittadino di Imola: «Ho deciso di votare per sostenere l’unico candidato che conosce bene il nostro territorio e che ha una vera possibilità di sedere in Parlamento. Questo candidato non è Daniele Manca», è convinta la Pariani, «poiché sappiamo tutti che, secondo la legge, è ineleggibile: infatti non è stato candidato dal Pd nel collegio uninominale proprio per questo. Potrà sedere in parlamento solo se la Giunta per le elezioni del Senato eviterà di prendere atto della sua ineleggibilità, ma in questo clima mi sembra molto improbabile».

Dunque, «si vota Manca ma si eleggono Bellanova e Carbone», conclude la Pariani, «mentre nei collegi uninominali il Partito democratico presenta persone il cui sguardo è rivolto a Bologna».

Vasco Errani

A questo punto, «per me l’unico probabile eletto del territorio è Vasco Errani “da Massa Lombarda”», aggiunge la Pariani, «una persona che conosce molto bene Imola e che gli imolesi conoscono, che conosce le sue imprese, le associazioni ed il volontariato, che può rappresentare la qualità del governo delle nostre terre, che a Imola è stato tante volte ed è sempre tornato».

Amministrative

La candidatura di Anna Pariani alle primarie del centrosinistra in vista delle elezioni amministrative della fine di maggio/dell’inizio di giugno si traformerà in una candidatura a sindaco per Liberi e uguali?

«Non so ancora che cosa Leu voglia fare. Personalmente, diventa una maniera per cercare di raggruppare le forze di sinistra», si limita a rispondere per il momento la diretta interessata, posticipando qualsiasi ulteriore riflessione dal 5 marzo in poi. «Assieme a loro deciderò in che modo poter rappresentare questo universo».

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