Art Bonus: raccolto mezzo milione per il mecenatismo diffuso

Imola

IMOLA. Il mecenatismo moderno introdotto con l’Art Bonus ha perso un po’ di slancio. Rispetto al febbraio di un anno fa – quando il Corriere fece il punto della situazione sui progetti inseriti nel sistema che permette un credito di imposta, pari al 65% dell’importo donato, a chi effettua erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano – le somme arrivate su Imola sono cresciute di 27.595 euro (da 496mila euro del 2017 ai 523.595 di oggi, su un totale di 770mila euro). Certamente va ricordato che molti progetti si sono già conclusi, alcuni anche di grande entità, come il restauro della facciata del municipio, con quasi 200mila euro tirati fuori dalla Fondazione Cassa di Risparmio. E sempre rispetto all’anno scorso, va detto che qualcosa si sta muovendo tra gli interventi avviati nel circondario, in particolare per progetti sulle biblioteche.

Musei civici

Sul sito di Art Bonus è possibile monitorare lo stato dell’arte, è proprio il caso di dirlo, delle somme ricevute e di quelle uscite per dar corso all’intervento. Troviamo quindi il museo civico (dato aggiornato al 28 dicembre), con interventi con raccolta aperta per la manutenzione conservativa e interventi di valorizzazione del patrimonio dei musei civici 2017 e 2018 (40mila euro) ancora senza un mecenate. Per il Servizio educativo musei (anno scolastico 2017-18), sono arrivati 3.000 euro sui 25mila complessivi. Se si considerano gli interventi già chiusi, tra cui spicca la riapertura della sezione Scarabelli (343mila euro, in gran parte sostenuta dalla Fondazione), la copertura è arrivata a quota 237mila euro su 475.800 totali.

Biblioteca comunale

Anche qui l’aggiornamento porta la data del 28 dicembre. Tra le posizioni aperte c’è la promozione della lettura con 3.500 euro, di cui 2.550 finanziati. Ancora a secco le attività didattiche della biblioteca comunale e dell’archivio storico (2017 e 2018), progetto da 18mila euro. La valorizzazione della figura di Benvenuto da Imola è coperta per metà (500 euro sui 1.000 totali), e 3.000 euro dei 20mila sono arrivati per la valorizzazione dei fondi archivistici dei manicomi imolesi (progetto Scemo di guerra 2017-18. Infine ci sono 5.000 euro sui 7.000 totali per i Tesori della Biblioteca (2017), e le stesse cifre per Casa Piani, per le attività autunnali (iniziative, laboratori e mostre, 2017). Tra interventi aperti e chiusi la copertura è comunque buona, 65.550 euro su 118.630.

Circondario

A Casalfiumanese – il report è aggiornato al 23 gennaio –, per i tre progetti su Villa Manusardi, lo storico immobile che ospita anche la biblioteca, al momento sono stati raccolti 5.300 euro su 43.300. Qualcosa si è mosso anche nella biblioteca di Castel Guelfo, con 3.500 euro su progetti per 13.169,92. A Dozza, all’11 gennaio, risultano progetti per un totale di 136.421 euro (riqualificazione degli spazi della Rocca destinati ad atrio, ingresso, biglietteria, andito, vano scala, restauro del primo piano, Restauro cappellina di Santa Barbara, restauro studiolo privato): sono arrivati 20.692 euro per le prime due voci, le ultime due sono a quota a zero). Datato invece l’aggiornamento per i due interventi su Castel San Pietro Terme (9 novembre 2016). Qui sono previsti interventi di recupero e restauro conservativo dell’ex Pretura (55mila euro), e per il risanamento conservativo di porzioni del Cassero (30mila euro). Stando al sito di Art Bonus sono ancora a quota zero.

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