L'addio di Manca al Comune. «Le istituzioni vanno protette»

Rimini

IMOLA. «Per essere completamente a disposizione del mio partito in questa campagna elettorale, non ritengo opportuno trascinare le istituzioni in un confronto di questa portata». Così Daniele Manca motiva le proprie dimissioni dall’incarico di primo cittadino, presentate alla presidente del consiglio comunale Paola Lanzon, al segretario generale del Comune Simonetta D’Amore e alla stessa aula nella giornata di ieri. «Non posso rappresentare un partito con la fascia da sindaco. Non posso rappresentare una forza politica attraverso gli incarichi di governo di una comunità». Il passaggio era quasi scontato. Si sapeva ormai che Manca avrebbe rassegnato le dimissioni da primo cittadino. Ieri il sindaco ha chiuso ufficialmente la sua storia a piazza Matteotti durata dieci anni.

Serenità istituzionale

«Ho sempre pensato che le istituzioni siano qualche cosa di grande e di significativo, da proteggere di fronte a qualsiasi passaggio», spiega Manca, subito dopo aver ringraziato i consiglieri comunali, i dipendenti di via Mazzini e gli assessori per il loro lavoro. «Credo, dunque, che sia corretto concludere qui la mia esperienza di governo, per tenere alta l’autorevolezza, la credibilità e la terzietà delle istituzioni».

Ancora di più, «ho voluto completare questa legislatura con l’approvazione del Bilancio di previsione e del Documento unico di programmazione per non lasciare alcuna ombra», rivendica il sindaco. «Le allusioni alla carriera e, contemporaneamente, le dichiarazioni secondo cui avremmo abbandonato qualcosa o qualcuno sono non solamente false, ma addirittura destituite di qualunque fondamento».

Insomma, «non ho alcuna paura rispetto alla decisione che ho preso oggi, perché il mio percorso parla da solo», aggiunge Manca, rispondendo alle critiche ricevute - su questo versante in particolare - dal Movimento 5 stelle. «Nella vita e nella politica ci sono delle cose che rimangono e che non si possono mistificare nelle menzogne e nella propaganda».

Emozione

«Non vi nascondo che presentare a questa aula le mie dimissioni genera un po’ di emozione, molti pensieri e tanti ricordi. Non vi nascondo che sono scelte difficili da prendere», continua il sindaco. «Ho svolto la più bella e la più grande esperienza politica e di governo che possa capitare a un cittadino, orgoglioso e innamorato della comunità che ho avuto l’onore di rappresentare». Un messaggio che il sindaco pubblica anche sulla propria pagina Facebook.

«Ringrazio la comunità imolese, perché quello che mi ha dato è molto di più di quello che abbiamo avuto la possibilità di dare nel corso di questi anni. Una comunità straordinaria e orgogliosa della propria identità», conclude Manca. «Porterò non soltanto Imola nel cuore, ma anche questa esperienza istituzionale fra le più belle e meritevoli di un ricordo positivo».

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