Pagamenti a marzo, delibera cancellata
Ma ieri il Comune ha fatto dietrofront. Il Comune quel regolamento non lo toccherà proprio e la delibera viene cestinata. «Poiché con la legge di stabilità il governo stabilisce che la scadenza entro cui versare alle casse centrali la tassa è il 24 gennaio, posto che per quella data Hera non sarà ancora stata in grado di emettere i bollettini corretti, non possiamo più fissare la scadenza al 31 marzo - ha spiegato ieri l’assessore Antonio De Marco in commissione consigliare -. Questo perché in questo modo, cambiando la scadenza il rischio per il Comune sarebbe quello di dover rispondere di eventuali contenziosi o interessi di mora sui pagamenti che avverrebbero in ritardo, oltre cioè il 24 gennaio fissato dal governo».
Insomma il Comune sta dalla parte dei bottoni e si vuole tutelare in ogni modo, così l’atto formale che stabiliva che i cittadini potevano andare più avanti con il pagamento poiché era attestato un errore della stessa Hera, non vedrà mai la luce.
Che garanzie avranno dunque i cittadini di poter saltare il pagamento del bollettino sbagliato? «L’azienda ha fatto sapere tramite comunicato stampa che rifatturerà gli importi corretti e il pagamento è posticipato, vale quella affermazione» ha ribadito l’assessore De Marco ieri davanti a commissione che non ha posto nemmeno una domanda su questo argomento.
Insomma la parola data dovrebbe bastare a tutti quanti gli imolesi, mentre il Comune decide di tutelarsi per bene senza modificare la scadenza del 31 dicembre.
Per parte sua Hera interpellata in merito ieri ha ribadito che «in relazione alla decisione del Comune di Imola di non portare in Consiglio comunale la delibera che sposta la data di pagamento della Tares al 31 marzo 2014, Hera ribadisce ciò che aveva già comunicato e che quindi né i cittadini imolesi né il Comune di Imola saranno tenuti in alcun modo a farsi carico degli eventuali maggiori oneri conseguenti al mancato pagamento, entro il 31/12/2013, della quota di maggiorazione statale per i servizi indivisibili di 0,30 euro/mq». La conferma è arrivata di nuovo dall’ufficio stampa. Tutto qui.