Fiera agricola fra tradizione e innovazione strizzando l'occhio alla gastronomia

Rimini

IMOLA. Forte del patrocinio ottenuto dalla Commissione europea, ritorna a essere protagonista a Imola, all’interno del complesso Sante Zennaro, la Fiera agricola del Santerno, riproposta nella formula su tre giornate, fra venerdì 17 e domenica 19 giugno. E a tagliare il nastro della sesta edizione della manifestazione, ancora più ricca di espositori - oltre un centinaio - e aziende - circa cinquanta - protagonisti, sarà il ministro del Lavoro Giuliano Poletti.

«Per la nostra città, il settore agricolo e più in generale dell’agroalimentare ha una grande importanza sia sul versante economico, con aziende e produzioni di alta eccellenza in campo non solamente nazionale, che garantiscono reddito e occupazione, sia su quello sociale, perché consente di tenere vive le tradizioni e dare nuova linfa alle radici della nostra comunità», commenta Pierangelo Raffini, assessore all’Agricoltura. «Non viene tralasciato, però, l’aspetto dell’innovazione, che oggi rappresenta il futuro e offre importanti opportunità per le nuove generazioni».

Spazio, come da tradizione, alla convegnistica (con la tavola rotonda Il biologico - Un’opportunità di qualità e benessere, venerdì 17, alle 20.30, e l’incontro Giardini ospitali - Fiori e insetti utili per coltivare senza veleni, sabato 18, alle 16), alle dimostrazioni (Droni in agricoltura e zootecnia, sabato 18, alle 15.30, ma anche la ricerca del tartufo con l’ausilio dei cani, sabato 18, ore 16, e domenica 19, alle 10.30 e alle 16), alle presentazioni di libri (Il fragolone di Imola - Storie di orti, mercati e sagre, domenica 19, ore 17), ai laboratori di cucina e del gusto, alle attività didattiche e dimostrazioni per i più piccoli, e all’esposizione, degustazione e vendita di prodotti agricoli e agroalimentari delle imprese del territorio.

Decisamente curiosa la serata Luna buona, Saturno generoso, il racconto dell’influsso della Luna e di Saturno sul calendario dei lavori agricoli, con l’osservazione diretta dei pianeti (venerdì 17, alle 21), così come le due esposizioni Quando i buoi vestivano a festa, una mostra delle coperte stampate a mano, soprattutto con la tecnica della stampa a ruggine, con cui gli animali venivano accompagnati alle feste del bestiame o di paese, e I sandali consumati di fra Gioacchino… per campi, aie e granai, nel centesimo anniversario della nascita del questuante cappuccino del convento di Imola fra il 1934 e il 1996. E merita una visita anche il deposito archeologico dei Musei civici, che conserva i materiali archeologici rivenuti a Imola e nei dintorni.

Alla tradizione emiliano-romagnola apparterranno anche i sapori che si potranno gustare negli stand dei polentari di Tossignano e delle associazioni “Sagra della piè fritta” e “Sentieri in festa” di Fontanelice, “Antica società maccheroni” di Borgo e “Festa del garganello” di Codrignano, accompagnati con le birre dei birrifici artigianali o con i calici delle cantine vinicole del circuito “Doc-Colli d’Imola”.

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