Caso Visani, il Pd non sarà parte civile

FONTANELICE. Matteo Visani resta in carcere. Lo ha stabilito il Gip Rita Chierici che ha convalidato l’arresto del vice sindaco di Fontanelice avvenuto lo scorso 13 febbraio per estorsione. A coglierlo in flagranza erano stati i carabinieri di Molinella. Visani, 33 anni, agronomo, aveva preso di mira con lettere diffamatorie, minacciando rivelazioni, un ex collega di lavoro. Lui stesso, durante l’interrogatorio di garanzia assistito dall’avvocato Francesca Ventura, aveva ammesso il fatto, dicendosi molto provato psicologicamente e chiedendo di rimanere in carcere. I carabinieri intanto continuano a indagare per verificare se Visani aveva già messo in atto altri tentativi di estorsione o se li stava progettando. A casa sua infatti sono stati trovate altre lettere minatorie. Inoltre è emerso nei giorni scorsi che lo stesso Athos Ponti, ex sindaco e prossimo candidato alle elezioni amministrative, aveva ricevuto una lettera con una richiesta di denaro. Si tratta di verificare se Visani ha avuto a che fare o meno anche con questo episodio.

Intanto sul piano politico si registra la decisione del Pd di non procedere alla costituzione di parte civile, che era stata una delle ipotesi fatte dalla Commissione di garanzia del partito. Confermata, invece, l’espulsione. «Avendone avuto mandato dalla Commissione di garanzia riunitasi sull’argomento sabato mattina 15 febbraio 2014, questa mattina 17 febbraio ho raccolto informazioni circa la possibilità che il Pd imolese si costituisse parte civile nel procedimento che vi sarà a carico di Matteo Visani - si legge in una nota del segretario Marco Raccagna -. Informazioni che ho sommato alle altre riguardanti il caso e a come si sta connotando l’intera vicenda. La valutazione che ne è scaturita è che al momento, per ciò che riguarda il Pd, tutto termina qui, con l’espulsione dal partito di Matteo Visani. Ora la vicenda riguarda dolorosamente Matteo Visani, la sua famiglia e la giustizia», conclude Raccagna.