IMOLA. Consueta visita alla Superbike, ieri mattina, da parte del vescovo di Imola, monsignor Tommaso Ghirelli, rispettando una tradizione che va avanti già da parecchi anni. Ma questa volta la visita è andata in scena con una variante curiosa: il vescovo è stato accompagnato all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari da alcuni sacerdoti che, al di là del loro ministero, sono appassionati motociclisti, e sono arrivati al circuito in sella alle loro moto personali. Vestiti in borghese, o meglio, da motociclisti.
Perché anche i sacerdoti hanno le loro innocentissime passioni: don Paolo Dall’Olio gira volentieri con la sua Yamaha XT 660 e don Riccardo Mongiorgi con una Honda Transalp. E si dice che fra i sacerdoti della diocesi di Bologna ce ne siano pure alcuni che si dilettano guidando moto supersportive, manubrio basso e carenatura.
Il giro del gruppetto nel paddock però è stato a piedi: qui monsignor Ghirelli ha incontrato Pier Giovanni Ricci, nuovo direttore del circuito imolese dal 4 febbraio scorso, e diversi esponenti delle squadre, fermandosi a lungo in particolare con Giampiero Sacchi, titolare del Team Iodaracing che schiera Lorenzo Savadori e Alex De Angelis, e con l’ingegnere Ernesto Marinelli, team principal della Ducati ufficiale di Chaz Davies e Davide Giugliano.