Grillo pronto a tornare a Imola per bloccare l'ampliamento

Rimini

IMOLA. Beppe Grillo a Imola per bloccare il progetto di ampliamento della discarica “Tre monti”. A dare la notizia del ritorno in città del comico genovese, per salire sul palco della manifestazione organizzata dal Movimento 5 stelle in piazza Matteotti il 4 dicembre, è stata la consigliera regionale Giulia Gibertoni, nel corso di una intervista al Tg3 Emilia-Romagna.

In realtà, non c’è ancora alcuna conferma ufficiale, al punto che perfino il blog di Grillo e i social network si sono mostrati più cauti del solito nel dare risalto alla notizia, però si tratta di una ipotesi allo studio da un po’ di tempo.

Nel frattempo, va avanti la battaglia politica, con la stessa Gibertoni che ha presentato una interpellanza alla Giunta regionale per chiedere «di approfondire i risultati delle analisi, sia dell’Arpa che della associazioni ambientaliste, che hanno rilevato come nel suolo, nel sottosuolo e nelle acque adiacenti alla discarica ci siano valori anomali di inquinamento. Non si può continuare a sottovalutare un problema che potrebbe avere effetti devastanti sia per il territorio che per la salute dei cittadini».

«Il quadro che a nostro avviso si sta delineando è quello di un inquinamento diffuso intorno al sito della discarica e le cui cause andrebbero accertate in maniera definitiva», aggiunge. «Per questo, anche in virtù del principio di precauzione da attuare verso tutti gli abitanti e i territori dei comuni di Imola e Riolo Terme, la Regione dovrebbe bloccare immediatamente ogni progetto di ampliamento della discarica».

Proprio ieri mattina, i consiglieri comunali grillini Claudio Frati e Manuela Sangiorgi e un’altra consigliera regionale, Silvia Piccinini, hanno fatto visita all’impianto di via Pediano.

Diversi gli argomenti al centro della loro attenzione, a cominciare dalla quantità dei rifiuti conferiti: «In questo ultimo anno e mezzo ne sono arrivati 375.000 tonnellate, e fra oggi e la fine del 2016 ne arriveranno più di 5 milioni», spiega la Sangiorgi. Sul versante del biogas, poi, «nessuno ha smentito la nostra stima di 1 milione di euro di perdite a causa del blocco del motore di cogenerazione di proprietà di Romagna Energia, fermo da febbraio» a causa della procedura di fallimento della società. In merito al percolato, infine, «ci hanno detto che il trattamento viene effettuato alle Bassette, con sedici corse al giorno per il trasporto, però poi il rifiuto che ne deriva finisce nella discarica di Ravenna».

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