Cognetex, si apre uno spiraglio

Rimini

IMOLA. Faccia a faccia, e davanti all’amministrazione comunale, pare che proprietà della ex Cognetex e possibili compratori si siano chiariti. Almeno quanto basta per rilanciare la quinta offerta di acquisto, che per come si era messa la situazione è già una notizia positiva.

«Con la riunione di ieri sera in Comune, si è rimesso in moto un meccanismo virtuoso che produrrà la formulazione di una quinta proposta da parte della cordata imolese, con un accordo sostanziale, promosso dal sindaco di Imola, fra la Sant’Andrea Novara e la cordata imolese (Cogne Macchine Tessili spa), accordo agevolato dalla proprietà dell’unità immobiliare. Le parti auspicano che si possa arrivare ad una rapida soluzione dell’iter autorizzativo da parte del commissario e del tribunale di Novara». Sono le parole concordate per la nota fatta uscire ieri sera al termine dell’incontro da tutti i coinvolti: dal sindaco Daniele Manca e dall’assessore Mirco Cantelli, ai rappresentanti della proprietà Sant’Andrea Novara, della cordata imolese (Curti spa, elettrotecnica Imola, gli ingegneri imolesi Nobili e Aponi), le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Fim, Fiom e Uilm e le rsu aziendali. Mentre fuori dai portoni del Comune si sono alternati in picchetto, per tutta la giornata, i lavoratori della storica azienda imolese.

«Quanto meno i chiarimenti, e in questo è stata dirimente la presenza dell’amministrazione comunale, hanno portato la cordata ad accettare di rinnovare una proposta di acquisto, la quinta. Ora serve velocissimamente portarla a compimento e farla arrivare al commissario, non oltre metà della prossima settimana. - commentava ieri a fine incontro Marzia Montebugnoli della Fim Cisl -. I tempi stretti perché i creditori della Sant’Andrea sono convocati in assemblea il 3 marzo prossimo, quindi al commissario la proposta deve arrivare, deve avere i tempi di rielaborarla e consegnarla al tribunale, non si può proprio andare più tergiversare».nLa proprietà ha confermato di voler procedere alla vendita, «ha sconfessato l’idea che ci eravamo fatta noi sindacai e cioè che stesse prendendo tempo sulla scorta di pressioni da parte degli azionisti francesi interessati a che non vi fossero competitori sul territorio, aggiunge Montebugnoli.

«L’offerta che la cordata ha accettato di ripresentare avrà scadenza il prossimo aprile - spiega Stefano Pedini della Fiom Cgil che oggi sarà a Torino per incontrare, per la prima volta, il commissario davanti al quale hanno invece sfilato nei giorni scorsi sia la Sant’Andrea che gli aspiranti acquirenti -. Se l’operazione questa volta andrà in porto, la produzione sotto la nuova guida sarà comunque avviata entro il 2015, non prima». ora, considerato che il piano conordatario presentato ad agosto dell’anno scorso e bocciato definitivamente lo scorso gennaio è da rifare, la cordata ha pattuito che invierà la proposta alla Sant'Andrea entro la settimana, o al massimo metà della prossima, in modo da mettere in condizioni il commissario di rielaborare un nuovo piano.

«Allegheremo anche l’accordo sindacale -spiega Pedini -. Il pre accordo precedente prevedeva il mantenimento di 35 dei 57 lavoratori attuali, considerato però che per molti c’è la possibilità di arrivare alla pensione con i tempi di mobilità ancora per poco concessi». (l.g.)

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