Piano autodromo avanti a rilento

Rimini

IMOLA. Era il 24 novembre quando dai microfoni della Rai Viviane Senna annunciava l’evento che l’autodromo di Imola ospiterà a maggio per commemorare il ventennale della morte del fratello Ayrton Senna. Un evento si rilievo internazionale, su cui a breve verranno accesi i riflettori: una conferenza stampa è annunciata per fine mese a Milano.

Più incerte sono invece le attese sull'avvio del museo dei motori, che proprio in occasione delle celebrazioni dedicate al pilota brasiliano, che in riva al Santerno perse la vita nel Gran Premio di Formula Uno dell'1 maggio 1994, dovrebbe prendere il via, e anche sui lavori annunciati per “aprire” l'autodromo. Il tempo passa e su questi due percorsi le voci dicono che la macchina va a rilento. Problemi di gestione per il museo dei motori, e problemi a far partire il cosiddetto piano dell'assessore Cantelli, che come primo passo prevede l'apertura dell'ingresso di viale Dante e la creazione di una piazza che potrà ospitare anche negozi e servizi di accoglienza. Cioè, chiariamo, i problemi non sarebbero dei due progetti in quanto tali, su quelli il Con.Ami e l'amministrazione comunale avrebbero già le idee ben chiare, quanto piuttosto a convincere la società che gestisce l'autodromo che è venuto il tempo di fare anche altro, di superare la fase in cui sulla pista del Ferrari possono girare solo auto e moto. Dentro Formula Imola l'idea di snaturare il tempio dei motori non piacerebbe più di tanto. Almeno non a tutti. Accessibilità, diversificazione, polifunzionalità, apertura alla città. Concetti apprezzati dall'Amministrazione ma che parrebbero non essere graditi a chi di mestiere ha sempre lavorato con i motori.

Parte degli eventi annunciati nella 4 giorni di primavera, in programma dall'1 al 4 di maggio, li porteranno la Fondazione Senna e Formula Uno Passion. Dopo mesi di silenzio, due giorni fa nel sito del magazine di motori è uscito come siano stati «messi a punto gli ultimi dettagli dell’evento insieme allo staff del Comune di Imola e dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari che ospiterà l’appuntamento tanto atteso da tutto il mondo del motorsport», e il cui progetto «sarà svelato nel corso di una conferenza stampa a Milano entro febbraio, in cui sarà ricordato anche il pilota austriaco Roland Ratzenberger, scomparso il 30 aprile 1994 durante le prove del tragico Gran Premio di San Marino». Si tratterebbe, dunque, di aspettare qualche settimana, anche se ad oggi, confermano da dentro l'autodromo, il programma ancora non c'è. Il presidente della Società turismo dell'area imolese (Stai) Gianfranco Montanari è preoccupato: «Non ci è ancora stato detto se e quali servizi dovremo fare. La gente si organizza per il ponte del primo maggio e i pacchetti turistici dovrebbero già essere pronti, mentre noi non conosciamo nemmeno il programma delle iniziative. Le risposte - dice - le deve dare Formula Imola». Così come in merito agli interventi necessari ad arretrare l'ingresso oltre la torre e ad abbattere parte del muro che, anche simbolicamente, tiene lontani i cittadini e i visitatori dalla pista, dato che su come la pensano in tema di nuova vita per il Ferrari sia l'amministrazione comunale che il presidente del Con.Ami non hanno mai lasciato spazio a dubbi.

Mentre ieri malgrado i ripetuti tentativi non è stato possibile raggiungere al telefono il direttore dell'autodromo Pietro Benvenuti, a parlare per ora è il presidente di Formula Imola, Uberto Selvatico Estense. Il quale dice che per i lavori sull'accesso «purtroppo ci sono vincoli burocratici non indifferenti, ma ci stiamo muovendo nell'ottica dei desiderata di Comune e socio di maggioranza. Con Stai c'è un discorso in ballo, così come per il ruolo del dottor Costa a cui Comune e Con.Ami hanno chiesto di fare, se possiamo dire così, l'art director del museo». Entrambi, Benvenuti e Selvatico Estense, sono tra i convocati alla commissione consigliare autodromo indetta per domani per riferire anche dello stato di attuazione di museo dei motori e del piano Cantelli, oltre che della questione rumori.

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