Inchiesta aperta, primo indagato

Rimini

IMOLA. Schiacciata e uccisa a sei anni dal cancello di casa degli amici: la procura di Bologna apre un’inchiesta, disposta l’autopsia sulla piccola Elena Spisni. Intanto, c’è già un primo indagato: si tratta della persona che ha materialmente installato il cancello. Si tratta per la magistratura di un atto dovuto e di garanzia, visti gli accertamenti tecnici che dovranno essere fatti sul manufatto in ferro, ora sotto sequestro. Rimane intanto ricoverato l’amichetto di cinque anni, che era con la piccola Elena al momento della tragedia e che, anche lui travolto dal cancello, ha riportato la frattura ad una gamba. La frazione di Casola Canina, dove il terribile incidente è avvenuto lunedì pomeriggio dopo le 18, è sotto choc. Sconvolti i genitori che hanno affidato il proprio dolore al parroco di famiglia, don Carlo Toschi: «Una tragedia immane: la disgrazia peggiore. Non c’è pace per i due genitori». Ora saranno i carabinieri di Imola a ricostruire i momenti della tragedia, ai quali nessuno ha assistito, e a capire come il cancello sia riuscito a sollevarsi dalla monorotaia sulla quale scorreva e a cadere proprio verso l’interno, sulla povera Elena e l’amichetto più piccolo.

La bimba di sei anni, che a settembre sarebbe andata in seconda alle elementari Marconi, si trovava con i genitori a casa di amici, in via Ferra, un’azienda agricola a due passi dalla loro abitazione. Padre e madre e gli amici erano intenti a fare la conserva di pomodoro e i piccoli di casa stavano facendo i giochi di sempre in cortile, sotto lo sguardo dei genitori. Cosa sia accaduto non è ancora chiaro: il cancello, manuale e che scorre su una monorotaia, era aperto; questo almeno secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri. Non è chiaro se fosse solo appoggiato in via provvisoria in attesa del perfezionamento della sua installazione, o se invece - già montato - avesse un gancio rotto. Fatto sta che, forse tirato dai due bimbi che stavano giocando lì attorno, è crollato proprio sui due piccoli. Alla scena non ha materialmente assistito nessuno ma i genitori si sono accorti immediatamente dopo della disgrazia. Hanno chiamato i soccorsi, ma le condizioni di Elena sono apparse da subito disperate e la bimba è morta durante la corsa in ospedale. L’amichetto più piccolo è stato invece colpito a una gamba e ora si trova ricoverato in Pediatria ma le sue condizioni non destano fortunatamente preoccupazione. Mentre il quartiere è sprofondato nello sconcerto e nel lutto, per gli inquirenti è il momento delle indagini. Il pm Domenico Ambrosino ha disposto l’autopsia sul corpicino di Elena e, come atto di garanzia, anche in vista di un accertamento tecnico sul cancello, è stata indagata per omicidio colposo la persona che lo ha materialmente installato. Lungo 5 metri e 85 centimetri e alto due metri, il cancello, ora sotto sequestro, pare fosse privo di qualunque meccanismo di blocco a fine corsa. (p.c.)

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui