Manca insiste: «Tassare di più il gioco d'azzardo»

Rimini

IMOLA. Molte risorse necessarie andrebbero recuperate aumentando le tasse sul gioco d’azzardo. Daniele Manca è ritornato su questo tema. Proprio i sindaci avevano formulato questa proposta, che lui stesso aveva firmato. Ma ha incontrato resistenze fortissime.

«Si tratta di un business inaccettabile - ha detto il presidente del Circondario imolese - soprattutto in una fase di crisi». Nonostante il dichiarato interesse del ministro Del Rio, la proposta è stata bocciata in parlamento, dove evidentemente «le lobby sono molto forti». Eppure per Manca quella è la strada: «Non si possono tassare sempre le famiglie e le imprese».

Il tema ufficialmente non è stato abbandonato. È stata annunciata l’apertura di un tavolo di confronto, ma per il sindaco di Imola è necessaria «una risposta in tempi rapidi. È arrivato il momento che lo Stato ci metta le mani, come fanno in tutti gli altri paesi d’Europa. E sarà fondamentale contrastare qualsiasi bruttura emendativa favorevole a queste lobby. C’è un potenziale introito di 8 miliardi. Dopodiché almeno uno potrebbe essere trasferito ai Comuni, anche per azioni di contrasto a queste devianze».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui