Ravenna, falso geometra rilasciava anche attestati di sicurezza

Ravenna

RAVENNA. Per anni sarebbe riuscito a spacciarsi per geometra e docente, rilasciando attestati di formazione per la sicurezza sul lavoro senza averne alcun titolo. Il sistema è stato scoperto dall’Ispettorato territoriale del lavoro di Ravenna, che da tempo stava eseguendo su tutta la provincia dei controlli mirati sugli appalti di manodopera nel settore degli imballaggi industriali. Verificando centinaia di documenti, gli ispettori hanno trovato anche gli attestati rilasciati dall’indagato, un italiano residente in un’altra regione italiana ma attivo anche nelle nostre zone.

Il meccanismo messo in atto dal “professionista”, così come ricostruito dall’Ispettorato ravennate, consisteva nel preparare attestati di formazione sulla salute e sicurezza sul lavoro, utilizzando per di più i dati di Enti di formazione professionale senza il necessario accredito autorizzativo. Questi, infatti, sarebbero stati del tutto ignari del fatto che il finto geometra usava illecitamente il loro nome. Come se questo già non bastasse, dalle indagine è addirittura emerso come gli attestati sarebbero stati rilasciati senza che i lavoratori interessati avessero mai frequentato alcun corso sulla sicurezza.

La denuncia

L’attività di indagine posta in essere dagli ispettori del lavoro ha permesso anche di scoprire come il soggetto siglasse la documentazione con un timbro – dell’Ordine professionale dei geometri (dal quale era stato sospeso da anni) – che recava un numero di iscrizione da tempo non più in uso. Elemento, quest’ultimo, che aveva fatto insospettire l’Ispettorato durante il controllo all’interno delle aziende ravennati.

Ma non finisce qui. Gli ispettori hanno verificato che l’uomo si spacciava addirittura per docente e formatore nonostante fosse completamente privo delle dovute abilitazioni e alle società che si rivolgevano a lui si presentava anche come “Responsabile del servizio prevenzione e protezione (RSPP). Anche in questo, sembrerebbe, senza averne alcun titolo. I suoi personali attestati formativi sono stati infatti considerati dagli ispettori come non corrispondenti al vero.

Il sistema fraudolento – intercettato dagli ispettori – era mirato a consentire a un’impresa di avvalersi delle prestazioni del professionista sospeso, con la finalità di abbattere i costi sulla sicurezza e creare concorrenza sleale. All’esito delle investigazioni l’Ispettorato territoriale del lavoro ha denunciato l’uomo in Procura.

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