Rimini, minaccia di morte i genitori per avere i soldi della droga

Rimini

RIMINI. Esce dal carcere e torna di corsa dai genitori. Ma non per manifestare il proprio amore. Unico obiettivo, infatti, trovare migliaia di euro per pagare la droga. Soldi da estorcere con minacce sempre più pesanti. Una escalation cui ha messo per il momento la parola fine il Gip del tribunale di Rimini Vinicio Cantarini che, come richiesto dal sostituto procuratore Davide Ercolani, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 37enne, nato a Cesena, con residenza anagrafica a casa dei poveri genitori, che dopo l’ultimo periodo in cella, si sono visti costretti a pagargli una stanza in un albergo cittadino, dove il papà, praticamente ogni giorno, gli portava anche da mangiare.

L’ultimo atto

«Questa volta in galera non ci vado... ti sotterro piuttosto». «Potete farmi arrestare», «La tua imbecillità è unica a te spetta una bara, ignorante», «Ti accoltello, è l’unica cosa che ti meriti infame». È un piccolo campionario di offese e minacce, rivolte dall’uomo al padre costretto ogni giorno ad aprire il portafoglio e consegnarli ingente somme di denaro. Dal momento della sua scarcerazione il 1° novembre, allo scorso gennaio, sono stati più di 10mila gli euro che è riuscito ad estorcere ai genitori. Una situazione insostenibile, che è precipitata tra il 10 e il 27 novembre scorso. Mamma e papà, infatti, davanti alle minacce sempre più insistenti, sono stati costretti a presentare ben due denunce nell’arco di 48 ore. Un incubo che li ha costretti a cambiare anche le più banali delle abitudini, come quella di non parcheggiare la vettura sotto casa per paura venisse danneggiata. Tutte situazioni che hanno visto la necessità dell’intervento delle forze dell’ordine, cui adesso, per il momento, la procura ha messo nuovamente fine.

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