“Il preside è gay” sui muri del liceo a Ravenna. «Non la farò cancellare»

Ravenna

RAVENNA. “Il preside è gay”. Così recita la scritta apparsa su di un muro esterno del liceo scientifico Alfredo Oriani di Ravenna. A segnalare la cosa è stato lo stesso preside dell’istituto, Gianluca Dradi, con un post su Facebook che ha accumulato più di 160 like e 40 commenti.

Lezione di civiltà

«Ciò che offende non è la falsa attribuzione di una condizione, ma il fatto che uno studente del mio liceo l’abbia pensata come a un’offesa. Non la farò cancellare: resti lì come una “pietra d’inciampo” per l’intelligenza umana. #nonnellamiascuola». E così, una manifestazione di ignoranza e vandalismo si è trasformata in una lezione di civiltà e rispetto. «Fra tutte le scritte che ci sono, all’inizio non me n’ero neanche accorto - racconta Dradi al Corriere - . Nella mia esperienza, ho notato che all’interno del tema del bullismo l’omofobia è un tratto ricorrente. Così, quando mi hanno fatto notare la scritta, invece che cancellarla, ho deciso di trarne spunto per un messaggio educativo. Molti studenti, vecchi e nuovi, mi hanno già dato il loro appoggio».

Bullismo

Il bullismo è purtroppo parte integrante delle scuole, come Dradi ha sperimentato nel suo doppio incarico di preside dello scientifico e reggente di due istituti tecnici della zona. «Chiunque si senta vittima di bullismo, deve immediatamente farne parole con insegnanti o direttamente con me. La speranza è poterne discutere tutti insieme in classe e creare un momento educativo, ma nei casi più gravi è inevitabile attuare provvedimenti disciplinari. Chiaramente, sono consapevole che le segnalazioni che ci giungono sono solo la punta dell’iceberg, sia per via della vergogna che della fatica a denunciare gli altri studenti».

Lo scientifico ha lanciato già da tempo una serie di iniziative per sensibilizzare gli studenti sul tema del bullismo, ma non sempre il messaggio viene recepito. «A cominciare dall’attività dei docenti - conclude Dradi - abbiamo sempre trattato il tema dell’inclusione e dell’accettazione. Abbiamo anche lanciato progetti e iniziative nel corso dell’anno, come ad esempio un incontro con la polizia postale contro il cyberbullismo».

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