Doppia forte scossa di terremoto avvertita in Romagna, scuole chiuse a Ravenna - VIDEO FOTO

Cervia

Doppia forte scossa di terremoto nella notte in Romagna. La prima pochi minuti dopo la mezzanotte, di 4.6 gradi con ipocentro sulla costa tra Ravenna e Cervia a 25 km di profondità, avvertita distintamente anche a Forlì e Cesena e in tutto il Nord Est e la costa adriatica, Marche comprese. La seconda una ventina di minuti più tardi di magnitudo 3. Gente in strada e chiamate ai centralini dei vigili del fuoco anche se al momento non si segnalano richieste di soccorso né danni, mentre a Ravenna è stato subito convocato il Comitato operativo comunale e sono state effettuate già nella notte verifiche strutturali in alcuni edifici. In via Falier i pompieri hanno effettuato accertamenti in una casa dove una signora, in seguito al sisma, aveva evidenziato la presenza di una crepa in camera da letto; tra i primi edifici ispezionati anche il pronto soccorso, dove non sono stati rilevati problemi.

Scuole chiuse in via precauzionale

Fermento anche sui social dove molti hanno lanciato l'allarme. Il Comune nel frattempo ha informato la cittadinanza che oggi le scuole resteranno chiuse. "Stante l’entità dell’evento sismico, che risulta il maggiore in termine di intensità registrato negli ultimi trent’anni, in maniera precauzionale oggi, martedì 15 gennaio, verranno chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado, dai nidi all’università. Nel corso della giornata verranno effettuati controlli su tutti i circa 90 plessi del nostro comune. I titolari di strutture private dovranno controllare lo stato degli edifici e dare comunicazione alla Polizia locale (polizialocale@comune.ra.it) e all’Area istruzione e infanzia del Comune di Ravenna (istruzioneinfanzia@comune.ra.it)". Lezioni invece regolari nel resto della Romagna. Anche a Cervia dove nella notte i tecnici comunali e la protezione civile hanno effettuato i sopralluoghi necessari senza riscontrare criticità. Aperti anche gli uffici pubblici. video sindaco . Completate le ispezioni, nella serata di oggi è stato dato il via libera alla riapertura delle scuole di ogni grado; mercoledì 16 gennaio quindi le lezioni saranno regolari.

Lo sciame sismico

Il terremoto registrato poco dopo la mezzanotte a Ravenna è stato poi ridimensionato dai sismologi a magnitudo 4.3, inferiore rispetto a quello avvertito all'alba del 6 giugno 2012 che fu di 4.5 gradi della scala Richter. E dopo la scossa più forte partita 11 chilometri a sud di Ravenna, lungo la linea di costa all'altezza di Lido di Dante, si sono susseguiti altri movimenti tellurici seppur di intensità inferiore. Alle 00.29 la seconda scossa di 3 gradi 9 chilometri a nord di Cervia, seguita all'1.45 un'altra di 2.2 con epicentro sempre sul litorale ravennate, all'altezza di Marina di Ravenna. Alle 4.44 un altro terremoto di magnitudo 2 nell'entroterra ravennate verso San Pietro in Vincoli, seguito alle 4.57 da quello della stessa potenza con epicentro tra Fornace Zarattini e Russi. Tra le due scosse più forti l'Ingv ne aveva registrata un'altra, di intensità 2.1 con epicentro nella zona di Lido degli Estensi, nel Ferrarese.

Summit col capo della Protezione civile

Intanto dopo i primi interventi nella notte dei vigili del fuoco per far rientrare le persone nelle proprie abitazioni perché i proprietari, uscendo di corsa, si erano tirati dietro la porta lasciando all'interno le chiavi, in mattinata sono proseguite le verifiche negli istituti scolastici e negli edifici pubblici, come in via Rondinelli all'Archivio di Stato e al museo Tamo e alla biblioteca Classense, dove sono state chiuse due sale storiche. Da un primo esame monumenti e siti Unesco appaiono integri e senza danni, ma in giornata verrà fatto un lavoro di screening più approfondito con i vigili del fuoco e la soprintendenza.

Ispezioni anche in Prefettura dove erano state segnalate lesioni agli intonaci interni, ritenute però superficiali e prive di conseguenze strutturali. E proprio in Prefettura si è tenuto il vertice con il capo dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli che da Rimini dove si trovava per un impegno istituzionale ha partecipato a un incontro con le autorità per fare il punto della situazione. 

Nel 1620 la scossa più forte

Nonostante sia stato avvertito dalla popolazione, in passato nel Ravennate si sono verificati terremoti molto più forti. Lo spiega l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia sulla base della storia sismica della città. "La sismicità storica dell’area non riporta eventi significativi dove si è verificata la scossa, ma nelle aree circostanti si sono avuti terremoti superiori a magnitudo 5 - si legge sul sito istituzionale - e osservandola la cronologia si nota che sono riportati diversi terremoti che hanno prodotto intensità macrosismiche al sito pari o superiori al 6 grado Mcs, quindi al di sopra della soglia che produce danno agli edifici. La massima intensità storica, pari al 7-8 grado, si è avuta in occasione del terremoto del 22 giugno 1620".

Eppure la scossa di stanotte ha svegliato di soprassalto le persone da Trieste ad Ancona. "A causa della profondità del terremoto - spiegano gli scienziati - il sisma è stato avvertito su un’area molto vasta, come riportano i molti utenti sui nostri canali social". E nonostante il comune di Cervia rientri in zona 2, ad alto rischio, e quello di Ravenna in 3, a medio rischio, l’istituto ritiene la zona "ad alta pericolosità sismica". gi.ro.  

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