Imola, trattative per evitare la “serrata” del Pala Ruggi

Imola

IMOLA. Si tratta per evitare la “serrata” del complesso sportivo Ruggi. A Geimsdue, che gestisce palazzetto dello sport e piscina, mancano 80mila euro di canoni non ancora pagati da parte delle società sportive che utilizzano gli impianti. In tutto son una decina e tra queste anche le due principali realtà della pallacanestro locale: l’Andrea Costa e la Virtus. I biancorossi che oggi saranno in campo a Udine nel campionato di serie A2 hanno ancora un conto da saldare di circa 30mila euro. La Virtus meno, ma sono comunque migliaia di euro.

Geimsdue ha già messo le mani avanti, come anticipato nei giorni scorsi, facendo sapere che le società che non si saranno messe in regola dal 21 gennaio non potranno più disporre dell’impianto. Ovviamente non troveranno, nel caso, “buttafuori”. Ma, tanto per essere pratici, le luci non verranno accese e addio allenamenti. Considerando che il lunedì quasi nessuno si allena i nodi dovrebbero venire al pettine martedì 22 gennaio. A meno che non si arrivi appunto a una soluzione la prossima settimana. L’impressione è che Geimsdue possa accettare un accordo con le società che preveda pagamenti dilazionati ma a corto “raggio”. Insomma non operazioni spalmate lungo mesi e mesi.

Perché si è arrivati a questa situazione? Geimsdue si trova già in una situazione conflittuale con il Comune. La società di gestione chiede di alzare il contributo che ogni anno incassa dall’Amministrazione. Piazza Matteotti invece ha fatto sapere di considerare la convenzione «non vantaggiosa» e parla di inadempienze.

In questo contesto Geimsdue vuole comunque il saldo di quegli 80mila euro che fino a qualche tempo fa sarebbero stati garantiti da Area blu “incaricata” di far fronte a eventuali buchi lasciati dalle società sportive passando poi a sua volta all’incasso. Qualcosa è però cambiato. «Pensavamo di essere ok - commenta Danilo Francesconi, dirigente della Virtus -. Avevamo fatto un accordo con Area Blu per rateizzare il nostro debito ma giorni fa ci hanno comunicato che non saranno più loro a garantire l’operazione. Incontreremo nei prossimi giorni il legale di Geimsdue per concordare un piano di rientro con loro. Avevamo avuto problemi come altre società sportive, ora siamo a posto e ci rimetteremo in pari».

«Abbiamo saputo di questo cambiamento improvviso. Una cosa assurda - commenta il presidente dell’Andrea Costa Gian Piero Domenicali -. Abbiamo chiesto un incontro urgente con l’avvocato di Geimsdue. Dico solo che in queste cose serve il rispetto prima di tutto».

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