Ravenna, scoperto lo scippatore seriale dei lidi tra Cervia e Marina
La moto vistosa
A incastrarlo sono stati i filmati delle varie telecamere di sorveglianza del Comune di Cervia disseminate tra Milano Marittima e Lido di Savio, dove in quei sei giorni di fuoco era passato facendo avanti e indietro in cerca di nuove prede. Una moto vistosa la sua, o meglio, quella rubata sempre da lui un paio di settimane prima in una concessionaria a Modena: una Ducati Monster 600, che era stata immortalata con il medesimo conducente in sella, ben riconoscibile dal casco indossando.
I sei furti con destrezza compiuti prima dell’ultimo colpo a Marina di Ravenna erano avvenuti a Milano Marittima, Cervia, Lido di Savio, Lido di Classe e Savio. Uno a ridosso dell’altro. Tanto che i carabinieri della Compagnia di Cervia-Milano Marittima si erano attivati andando a scandagliare i filmati dei veicoli transitati e confrontandoli con i racconti delle vittime e dei testimoni oculari. L’indagine ha condotto alla fine al 44enne, già noto per rapina, furto e ricettazione, e arrestato il 6 agosto scorso nel Ferrarese.
L’arresto
Quel giorno era scappato verso nord dopo aver scaraventato a terra una turista per prenderle la borsetta, tra i passanti sbigottiti a Marina di Ravenna. La segnalazione diramata dai carabinieri aveva dato il via alla caccia all’uomo, che aveva avuto riscontro proprio tra lido di Spina e Lido di Volano. Alla vista dei militari, il malvivente, che proveniva dalla via della Spiaggia, aveva tentato la fuga, andando a schiantarsi dopo pochissimi metri contro l’auto d’ordinanza, finendo poi su un terrapieno. Costa era poi scappato a piedi cercando di fare perdere le proprie tracce in mezzo alla vegetazione che affianca la pineta, finché, raggiunto dagli uomini dell’Arma, era stato atterrato al termine di una breve colluttazione e arrestato per furto con destrezza e resistenza. Una lista di accuse che ora si allunga.