I ladri svaligiano il negozio di droni a Imola

Imola

IMOLA. «Siamo in ginocchio, è il quarto furto da quando abbiamo aperto. Ci hanno portato via i pezzi più costosi. Ma quello che ci amareggia di più è che nessuno stanotte ha sentito niente. Ci hanno divelto una saracinesca di ferro e sfondato la vetrina. Avranno fatto un baccano tremendo e nessuno ha chiamato la polizia...».

Cronaca di un’ordinaria spaccata. È toccato a Droneland, il negozio di droni in via Felice Orsini. Non è chiaro a che ora i ladri la scorsa notte si siano messi all’opera perché le forze dell’ordine non sono state allertate. E in quel piccolo angolo di centro storico non ci sono telecamere che possano dare una spinta alle indagini. La scoperta l’ha fatta ieri mattina alle 8.30 Achille Lordi, il titolare del negozio. La saracinesca era appoggiata su una mensola di legno, i vetri a terra ovunque.

«Mi hanno portato via sei droni. Il valore? Circa diecimila euro. Uno solo di quelli ne costava cinquemila... Hanno preso anche il cassetto con i soldi, me l’hanno riportato due ragazzi poco fa: l’hanno ritrovato abbandonato nel parchetto che c’è qua dietro (di fronte alla palestra Savonarola, ndr) - racconta sconsolato Lordi -. Io credo che siano venuti almeno a controllare cosa c’era in negozio fingendosi clienti. Sono andati a colpo sicuro. Vede qui attorno, non hanno toccato nient’altro, è tutto in ordine».

Per spaccare il blocco di sicurezza della saracinesca hanno usato il piedistallo porta ombrelloni di cemento del bar che si trova a pochi metri di distanza. Poi hanno spaccato lo sportello del quadro dove si trova il comando per sollevare elettricamente la saracinesca. Tutto inutile perché il titolare prima di andarsene toglie la corrente. Così l’hanno sollevata a mano, poi, con il porta ombrelloni, hanno sfondato la vetrina. «Appena sono entrati - continua Lordi -, hanno messo fuori uso la telecamera interna. A quel punto hanno iniziato a portarsi via i droni. Quello da cinquemila euro è ad uso professionale, non so come faranno a smerciarlo. Peraltro gli mancano le eliche e il telecomando. Così è inutilizzabile».

È difficile pensare che tutto sia avvenuto in pochi secondi. «Almeno una decina di minuti ce li avranno messi facendo, immagino, un gran rumore. Ma qui nessuno ha sentito. La verità è che ognuno pensa ai fatti propri. Non so se andremo più avanti. Sono apparecchiature costose che dobbiamo pagare noi prima della consegna. In quattro anni abbiamo subito quattro furti, sempre nel periodo natalizio. Avremo perso almeno 30mila euro. E non eravamo neppure assicurati. Dopo il terzo furto la polizza era talmente alta che non potevamo più pagare una cifra così onerosa».

La vetrina ieri pomeriggio è stata rattoppata con un pezzo di cartone. «Stasera mi porterò tutto a casa. Come devo fare? Devo dormire qui? Posso anche farlo ma se entra qualcuno non so come finisce...».

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