Ospizio lager a Mondaino, ricollocati tutti gli anziani

Rimini

RIMINI. Nella serata di ieri tutti gli anziani ospiti presenti all’interno della casa di riposo“La Collina” sono stati trasferiti presso idonea struttura ricettiva per anziani di Rimini, dove potranno trascorrere nel modo migliore le festività natalizie; al  termine delle operazioni di riallocazione degli anziani ospiti curate dall’Ausl Romagna, con la presenza dei militari del Nas di Bologna, sono stati apposti i sigilli alla struttura che è stata affidata all’amministratore giudiziario nominato dal Tribunale
di Rimini; gli accertamenti all’interno della struttura ricettiva, hanno fatto, inoltre, emergere che all’interno di alcuni locali le condizioni microclimatiche non erano idonee, gli anziani si lamentavano per il freddo e risultavano persino allestiti posti letto in più rispetto alla capacità ricettiva autorizzata; agli operatori non era consentito accedere al deposito dei presidi sanitari e del materiale necessario per l’igiene e la cura degli ospiti (pannoloni, detergenti, garze, etc..) in
quanto chiuso a chiave. Un’anziana ospite per la quale si è reso necessario, ieri, il ricovero d’urgenza presso
l’ospedale di Rimini, è tuttora ricoverata in condizioni stabili.

Intanto sulla vicenda interviene la Lega. "Un vero e proprio lager”. Così il segretario provinciale della Lega di Rimini definisce la ‘casa di riposo’ La Collina di Mondaino che, ieri mattina, ha visto irrompere le forze dell’ordine all'esito di un indagine scattata la scorsa primavera. “Sono senza parole per quanto accaduto nel girone infernale della casa di riposo La Collina di Mondaino. La documentazione fornita dai Nas di Rimini testimonia violenze e angherie perpetrate ai danni di persone anziane e indifese che ieri, grazie all’intervento e alla professionalità delle nostre forze dell’ordine, hanno ritrovato la dignità e la garanzia di essere tutelate. Ad accentuare la rabbia e lo sdegno” – aggiunge Galli – “c’è la consapevolezza che la titolare della struttura lager era già stata arrestata e condannata per maltrattamenti, abbandono di incapace e violenza nel 2001, quando gestiva un’altra casa di riposo. Mi chiedo allora come sia stato possibile il ripetersi di tutto questo. Chi ha rilasciato a delle persone macchiate di un crimine tanto efferato, i permessi per aprire e gestire un’altra struttura assistenziale?"
“Ricordo” – aggiunge Galli – “che è stata approvata alla Camera, nell'ottobre scorso, una proposta di legge, voluta dall'attuale Governo, che permette l’installazione di sistemi di videosorveglianza in luoghi sensibili, come gli asili e le strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, per evitare proprio situazioni di maltrattamento o di qualunque tipo di abuso. Questo perché è dovere delle Istituzioni fornire strumenti concreti per prevenire e fermare questi aguzzini che, voglio sottolinearlo, sono l’eccezione e non rappresentano di certo la stragrande maggioranza di ottimi operatori che, con il loro impegno, le loro qualifiche e la loro serietà, vigilano sui nostri anziani e sulle fasce più deboli.”

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