Chi uccide un ladro non è un eroe

Rimini

Un gommista di Arezzo nella notte tra martedì e mercoledì ha ucciso un 29enne moldavo che si era introdotto nel suo laboratorio. Gli ha sparato con la pistola che deteneva regolarmente. Ha raccontato che aveva già subito un’infinità di furti (38) e per questo dormiva all’interno della struttura. Ha raccontato che aveva paura, che i ladri fossero armati ed era sicuro che volessero aggredirlo. E’ tutto vero? Per ora è indagato per eccesso colposo di legittima difesa, come è giusto che sia. E saranno i giudici a decidere.

Ma tutto questo non importa. Per molti è già un eroe. Applausi, manifestazioni di solidarietà e quant’altro. E’ uno che ha avuto il coraggio di reagire, di difendersi da solo perchè nessuno fa niente. Poco importa se i ladri fossero effettivamente armati e se lo minacciassero davvero, ha fatto bene in ogni caso perchè i ladri non dovevano entrare in casa sua. E il ministro dell’Interno gli dichiara subito la sua solidarietà.

Ciò che mi spaventa è che non c’è il minimo dubbio, quella necessaria “sospensione del giudizio” in attesa di capire cosa sia realmente successo. Perchè non importa cosa sia realmente successo. C’è solo l’odio nei confronti del ladro e quindi l’applauso al cittadino che si fa giustizia. E la sentenza, quella popolare, è già scritta: assolto con formula piena perchè ha ucciso un ladro.

Con la nuova legge la difesa sarà sempre legittima, scompare la proporzionalità tra l’offesa e la difesa. Lo Stato prima incita i cittadini contro i “nemici”, poi li arma e se li uccidono li applaude. Perchè la vita del nemico, ladro o migrante che sia a seconda della situazione, non ha valore.

Non è far west, è molto peggio. L’altro da noi, se è nemico, non è più una persona, non ha più alcun diritto, non ha più alcun valore.

Lo so, è più facile applaudire chi ha ucciso il ladro, ha risolto il problema alla radice. Ma la società che lo considera un eroe non è la mia società. Non è tollerabile che un cittadino subisca 38 furti (in realtà ne avrebbe denunciati 2 subiti e 4 tentati), ma è lo Stato che deve difenderci, non l’eroe con la pistola.

L’eroe è chi salva la vita, non chi la toglie.

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