Davide Fabbri vince la causa: il Comune di Cesena deve pagare il doppio

Cesena

CESENA. Al termine di una lunga vicenda giudiziaria, Davide Fabbri annuncia di aver vinto la causa civile che lo contrapponeva al Comune di Cesena, che così si è visto raddoppiare la cifra da pagare.

La querela dell’imprenditore

La vicenda inizia nel 2006 quando Fabbri in consiglio comunale tuona contro la maggioranza che vuol rendere edificabile un’area che sarebbe sottoposta a vincolo fluviale vicino al Cesuola, a Ponte Abbadesse. «Le mie critiche erano solo rivolte alla parte politica, gli imprenditori fanno il loro lavoro» ricorda Fabbri. Fatto sta che Venanzio Leoni, titolare della Cel, lo querela per diffamazione per quando asserito in consiglio comunale.

Le vicende giudiziarie

La giustizia fa il suo corso e nel 2007 il pm chiede l’archiviazione sostanzialmente perchè Fabbri sarebbe rimasto nei parametri consentiti al diritto di critica di un consigliere comunale. Nel 2011 «vengo contattato dai familiari di Leoni che mi propongono di ritirare la querela e io ovviamente accetto» racconta Fabbri. A questo punto Fabbri chiede all’ente pubblico di cui faceva parte il rimborso delle spese legali «come previsto per un amministratore pubblico nell’espletamento delle sue funzioni». Sono 5.300 euro. Il Comune ora guidato da Paolo Lucchi e con il segretario generale Manuela Mei risponde che questo può avvenire solo se l’amministratore ha avuto una assoluzione e non se è stata ritirata la querela. E dopo il diniego definitivo del marzo 2013, Fabbri intenta nell’anno successivo una causa civile, che è terminata con la sentenza dello scorso agosto. «Il Comune - dice Fabbri -aveva un mese di tempo dopo la notifica del provvedimento per fare ricorso, ma il mio avvocato mi assicura che non lo ha fatto». Quindi vicenda chiusa.

Il Comune paga il doppio

La giudice ora ha stabilito che Fabbri ha ragione e che le spese per il Comune sono raddoppiate perchè c’è stato un altro processo e altri avvocati da pagare. Il conto è diventato di 10.600 euro. «È stato riconosciuto un mio diritto costituzionale - commenta Fabbri - Tra l’altro, il giudice ha tenuto conto di una vicenda analoga di qualche anno prima, quando sono stato querelato da Sapro per quanto detto in consiglio comunale, poi la querela è stata ritirata e il Comune mi ha rimborsato con l’allora sindaco Giordano Conti e il segretario comunale Luca Uguccioni».

Il commento politico

Fabbri fa anche un commento da politico all’opposizione rispetto all’attuale amministrazione comunale: «A pagare il doppio del dovuto, saranno tutti i cesenati, per errori - ancora una volta - compiuti dal sindaco Paolo Lucchi». Parla anche di «esercizio arrogante del potere».

In Commissione

Di tutta questa vicenda, se ne parlerà oggi in municipio in seduta pubblica durante la prima commissione consiliare, convocata per le 18.30. Verrà illustrata la delibera di rimborso di spese legali e di soccombenza del Comune e del riconoscimento del debito fuori bilancio. Se ne parlerà anche nel consiglio comunale del 25 ottobre.

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