Smantellata in Romagna la banda dell'oro grigio, dai furti i black out delle compagnie telefoniche

Ravenna

Smantellata dalla polizia la banda dell'oro grigio con sede a Savignano in grado di mettere in crisi i colossi della telefonia in tutto il centro e nord Italia. Furti in serie con i quali venivano sottratte le batterie che dovevano garantire il funzionamento dei ripetitori anche in caso di black out; una volta sottratti, gli accumulatori venivano poi rivenduti all'estero, tra Spagna e Burkina Faso, oppure venivano reimmessi sul mercato tramite diverse aziende con sede tra Cesenate e Ravennate, a volte coinvolte nel giro di ricettazione, a volte invece all'oscuro di tutto. Nell'ambito dell'indagine sono state eseguite 14 misure cautelari a vario titolo per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati, riciclaggio e ricettazione. Per 9 persone si sono aperte le porte del carcere, mentre per altre 5 sono stati disposti gli arresti domiciliari. Si stima che i furti abbiano causato alle compagnie telefoniche un danno economico nell'ordine di 3 milioni e mezzo di euro, mentre nel corso del blitz è stato sequestrato materiale ritenuto provento di furto per un valore superiore a un milione di euro. Sulla scorta dell'attività investigativa coordinata dal sostituto procuratore Lucia Spirito della Procura della Repubblica di Forlì e condotta congiuntamente dal Servizio Centrale Operativo e da Polizia Stradale, Squadra Mobile e Commissariato di Cesena, a capo di tutta l'organizzazione c'era un napoletano da tempo residente in Romagna. A far scattare le indagini, un controllo effettuato a Todi quando venne intercettato un carico sospetto. Secondo l'accusa sono almeno 500 gli episodi di furti commessi tra il maggio del 2017 e il maggio scorso soprattutto in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. Nel corso dell'indagine, la Polizia di Stato ha eseguito anche numerose perquisizioni in varie città italiane, con l'ausilio delle competenti Squadre Mobili, nelle province di Milano, Napoli, Brescia, Piacenza, Pavia, Rimini, Ravenna, Teramo e Forlì recuperando circa 2.500 batterie per un valore economico di 700.000 euro oltre a centinaia di pannelli fotovoltaici provento di furto, del valore di circa 350.000 euro.

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