Armato e incappucciato sequestra un barista e gli ruba l'auto

Rimini

RIMINI. Rapinato dell’incasso, dell’auto e poi rinchiuso in un ripostiglio del proprio locale da dove è riuscito a liberarsi dopo un paio d’ore. Primo maggio di paura quello vissuto dal titolare del bar-ristorante Sam, storico locale annesso all’area di servizio Agip sulla Statale Adriatica a Torre Pedrera in quel tratto ribattezzata via Popilia. Un migliaio di euro il bottino contante finito nelle tasche del bandito solitario entrato in azione poco dopo le 23.

Dall’alba a notte

Come detto il bar Sam è una sorta di istituzione per chi inizia la propria giornata quando il sole è ancora ben lontano dal levarsi. Dalle 4, infatti, è possibile prendere caffè, cappuccino e cornetto caldo. Orario rispettato rigorosamente anche per i titoli di coda della Festa dei Lavoratori: chiusura alle 23.

L’agguato

Il titolare era impegnato a chiudere a doppia mandata le inferriate con cui ogni notte mette in sicurezza l’ingresso, quando si è trovato faccia a faccia con il bandito. Uno solo, vestito di scuro con un passamontagna e forse una pistola tra le mani. Il condizionale è d’obbligo perchè, come ha raccontato ancora molto scosso nella deposizione resa negli uffici della Squadra mobile della questura di Rimini, la paura è stata tanta. Il tipo di arma con cui è stato minacciato dovrebbero raccontarlo le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza della stazione di servizio. Potevano esserci anche le registrazioni di quelle che aveva fatto installare all’interno del locale. Dall’Ispettorato del lavoro, però, è arrivata una multa perché non erano regolamentari: si è rivelato un boomerang, infatti, il desiderio di dare più sicurezza a lui ed ai suoi collaboratori, specialmente a chi apre il bar nel cuore della notte. Telecamere che sarebbero state molto utili anche quando i ladri per due volte sono entrati per scassinargli le slot machine.

Sequestrato due ore

Questa volta, invece, l’unico malvivente entrato in azione si è “accontentato” della busta dove aveva riposto l’incasso della giornata, del cellulare e delle chiavi della sua vettura con cui si è allontanato dopo averlo rinchiuso in un ripostiglio, dove è rimasto per un paio di ore fino a quando non è riuscito a liberarsi e a lanciare l’allarme. Tempo sfruttato dal rapinatore per guadagnare un discreto vantaggio sulla polizia, intervenuta in massa sul posto con personale dell’Ufficio prevenzione generale soccorso pubblico, della Squadra mobile e della Scientifica già al lavoro sulle registrazioni. Della rapina, ovviamente, è stata informata tempestivamente anche la pm di turno Paola Bonetti.

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