Weeding destination: a Rimini è boom di matrimoni

Rimini

RIMINI. Rimini spopola anche come wedding destination. Potendo pure contare su una "ambasciatrice dell'amore" come Francesca da Polenta, celebrata da Dante Alighieri nel quinto canto della Divina commedia. E infatti c'è chi la sceglie come location per il "sì'" più importante da Londra. L'Amministrazione comunale ha fiutato l'affare, così ha messo in campo un progetto dedicato e integrato, partito innanzitutto dall'individuazione di nuovi spazi dove poter celebrare matrimoni e unioni civili. Come Castel Sismondo, il teatro Galli, il Grand Hotel e la Casa dei matrimoni di piazzale Boscovich. Che si sono aggiunti agli uffici dell'anagrafe in via Marzabotto, la sala della giunta, la Palazzina Roma di piazzale Fellini, la sala del Giudizio e il Lapidario romano al Museo della Città. E i primi risultati stanno arrivando: sono 26 le celebrazioni già in calendario, di cui si sta occupando RiminiReservation.
Una proviene appunto da Londra, una da Brescia, una dalla Toscana, cinque da Bologna e poi ancora da altre città della Regione. Sei hanno scelto la casa dei matrimoni. Alcune coppie, spiega Manuela Messori di Rimini Reservation, hanno optato per Rimini perché ci vengono spesso in vacanza; altre perché non volevano fare la tradizionale cerimonia. Rimini, dunque, può sviluppare le capacità attrattive di cui dispone per intercettare parte dei flussi di incoming nazionali e internazionali generati dall'organizzazione di matrimoni celebrati in luoghi diversi da quelli di residenza, con proposte alternative alle rotte classiche quali Toscana, Venezia e i laghi. 

In Italia nel 2016, secondo le stime più recenti elaborate da Centro studi turistici di Firenze, sono stati 8.085 i matrimoni di stranieri, con un aumento di oltre 1.000 eventi rispetto al 2015. Un fenomeno che ha generato 408.000 arrivi e oltre 1,3 milioni di presenze, con una spesa media ad evento di circa 54.500 euro. Se all'Italia, ragiona il sindaco Andrea Gnassi, viene riconosciuto il ruolo di "destinazione dell'amore e della bellezza", Rimini, "metafora delle vacanze degli italiani e sintesi del fascino dell'Italia", è legata indissolubilmente a Francesca da Rimini, "simbolo dell'amore eterno e della passione". Dunque, prosegue il primo cittadino, "una straordinaria ambasciatrice della nostra città.
Anche per questo non potevamo non lavorare su questa vocazione attraverso lo sviluppo di un nuovo prodotto turistico". Dalla nuova casa dei matrimoni sulla spiaggia, agli "spazi unici e di prestigio in centro storico", conclude Gnassi, fino alla proposta di pacchetti comprensivi di tutti i servizi per "intercettare le esigenze di una domanda sempre più attenta alla qualità e alla proposta di turismo esperienziale del prodotto, che possa accrescere opportunità di lavoro, soprattutto destagionalizzato".

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