Suore Orsoline "a rischio". Potrebbero lasciare il paese

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PREDAPPIO. Le Suore Orsoline che attualmente gestiscono l’asilo Santa Rosa potrebbero lasciare Predappio al termine della convenzione stipulata con il Comune che scade alla fine del 2019. La Madre Superiora Raffaella Pedrini scesa appositamente dalla casa generalizia di Gandino per incontrare il sindaco Giorgio Frassineti, nello scorso mese di gennaio ha fatto presenti le difficoltà in cui si dibatte l’ordine religioso.

Crisi di vocazioni

«È venuta – ha detto Giorgio Frassineti nell’ultima seduta del consiglio comunale – perché voleva parlare con me, per dirmi quello che aveva in mente da tanto tempo, che sapevamo, cioè che nessuna vuole fare più la suora. Quindi hanno un autentico crollo delle vocazioni e stanno riorganizzando le loro situazioni, che sono numerose, e sparse in tutto il mondo: Brasile, Africa, Argentina, Polonia e naturalmente in Italia. Immaginavo che prima o poi avvenisse questa cosa, anche perché avevamo fatto un grande sforzo, con Carlo Spagnoli per rinnovare la convenzione. Mi ha riferito che questa volta difficilmente si possono verificare le condizioni per avere personale religioso». Quindi se le condizioni non muteranno, lasceranno le tre suore che attualmente gestiscono Santa Rosa, Oratorio e la Scuola Materna che dall’anno 2002-2003 è stata riconosciuta dall’ufficio scolastico regionale come scuola paritaria. Invece dal 2009-2010 è stata costituita l’associazione dei genitori della Materna Santa Rosa che ha come finalità la realizzazione di corsi socio-educativi per i 46 piccoli alunni ricorrendo a personale di una cooperativa qualificata con i costi che sono coperti dal Comune e dalla retta mensile delle famiglie che da quest’anno è stata innalzata da 25 e 35 euro mensili. L’asilo Santa Rosa fu il primo edificio della Predappio nuova con la posa della prima pietra effettuata da Donna Rachele il 30 luglio 1925 con le suore Orsoline che arrivarono l’otto dicembre del 1929. Dunque alla scadenza dei 90 anni è possibile che le suore (nel Forlivese presenti anche a Galeata alla Madonnina del Grappa dal 6 novembre 1956) lascino Predappio. «La storia delle Orsoline a Predappio racconta di una presenza costante, un tratto identificativo, identitario, importante della nostra comunità – dice Frassineti –. Le Orsoline erano anche a San Savino poi piano piano si sono ridotte fino ad avere questo presidio». Il sindaco tuttavia non ha alzato bandiera bianca. «Stiamo ragionando vedendo come fare. Non c’è una netta chiusura, rispetto a delle possibilità delle opzioni che stiamo portando avanti, c’è però la chiusura data dal fatto che le suore non ci sono più, quindi questo apre degli scenari di varia natura. In collaborazione con le suore Orsoline abbiamo ampliato la richiesta di aiuto richiesto consigli al parroco don Urbano. Riteniamo che la presenza delle religiose e di un modello educativo non può interrompersi. Quindi siamo alla ricerca di un meccanismo che ci soddisfi ad iniziare dalle famiglie, i bambini e poi tutti noi».

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