Vaccini, sale la copertura in regione: Ravenna e Imola al 98%, Rimini "resiste"

Rimini

Dopo poco più di un anno dall'approvazione della legge sull'obbligo vaccinale al nido in Emilia-Romagna, la copertura al 31 dicembre scorso sale al 97,1% tra i bambini nati nel 2016. Un "successo di cui siamo orgogliosi: ci avevamo visto giusto", affermano oggi in conferenza stampa il governatore Stefano Bonaccini e l'assessore regionale alla Sanità, Sergio Venturi. Nel 2015 la copertura era al 94,4% mentre oggi è salita in media di quasi tre punti percentuali per difterite, tetano, poliomielite, epatite B ed emofilo. E' al 97,3% per la pertosse ed è al 96,3% per lo pneumococco, che non è obbligatorio ma solo raccomandato. Per quanto riguarda il vaccino contro morbillo-parotite-rosolia, che può essere fatto solo nel secondo anno di vita, arriva al 91,1% (era l'87,2% nel 2016), così come il meningococco di tipo C sale dall'87,7% al 91,6% nell'arco di un anno.
L'aumento complessivo della copertura in Emilia-Romagna va quindi da +1,5 a +3,9% a seconda del tipo di vaccino. A livello provinciale, le punte più alte si registrano a Ferrara (98,8%), Parma (98,6%) e Imola (98,4%). Dati in crescita anche in Romagna, che pur raggiungendo una copertura del 95,8% (era del 91,2% due anni) si conferma il territorio con maggiori resistenze alle vaccinazioni. Le differenze però non mancano: si va dal 98% di Ravenna al 93,2% di Rimini (il livello più basso in regione).

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