Alla Barcolana del record non mancano le romagnole

Rimini

È stata la Barcolana dei record quella della 49 edizione, 2101 barche sulla linea di partenza non si erano mai viste. A vincerla, o meglio rivincerla, i fratelli Furio e Gabriele Benussi che su Spirit of Portopiccolo hanno conquistato la famosa regata triestina per il secondo anno consecutivo. Dietro di loro è arrivata Maxi Jena, l'eterna seconda (decima volta), mentre la terza piazza l'ha occupata Pendragon Alilaguna. Se la Bora ha soffiato forte il venerdì prima, il giorno della regata le raffiche di vento erano tra i 7 e i 10 nodi, con raffiche fino a 15: ideali per una regata del genere. Il sole, bello e caldo, per una seconda domenica di ottobre, ha reso ancora più speciale la giornata.

«Evitare le collisioni»

La migliore dei romagnoli (presenti con una settantina di scafi) è stata Fragolina, il Twelve OD di Omero Giangrandi del Ravenna Yacht Club è arrivato 28esimo nella classifica generale e settimo di classe. Buone prestazioni anche per gli altri romagnoli. La riminese Magoo, di Daniele Mazzotti, difficilmente tradisce le aspettative: «Siamo stati a Trieste per due fine settimana, abbiamo fatto il Trofeo Bernetti per testare il nuovo albero della barca e alla Barcolana siamo andati bene (73esimi complessivi e sesti di classe, ndr). L'importante era evitare le collisioni e noi siamo usciti indenni. La Barcolana è sempre bella, anche se ne hai fatte tante, è unica». Non era proprio una passeggiata entrare nei primi cento, e Gabriele Romani, skipper di Kartoffeln (254 overall) è soddisfatto dell'esperienza vissuta quest'anno: «È andato tutto molto bene, c'è stato sempre il sole. Sabato avevamo già capito che saremmo stati in tanti, quando è così è proprio una festa. Visto il gran numero di barche, la sera prima della regata eravamo ormeggiati all'inglese, abbiamo fatto amicizia, cantato e cenato con i nostri vicini di barca tutti insieme: abbiamo rispettato lo spirito di Barcolana!».

Tartufo a bordo

Da Ferrara, invece, un bel progetto dedicato ai “nuovi” velisti, con Sara Bertelli, skipper di Antigone della Scuola Vela Oltremare e tesserata del Ravenna Yacht Club, che racconta l'avventura triestina: «Bellissima, è andata benissimo. Abbiamo voluto portare in barca gente che non aveva mai fatto una regata. Siamo partiti da Chioggia giovedì notte e siamo arrivati in tempo. La giornata di domenica è stata perfetta, la festa a terra bellissima ma anche in barca ci siamo divertiti, eravamo in otto e abbiamo timonato tutti. In più abbiamo mangiato, a bordo, un buonissimo risotto accompagnato dal prosecco, un amico ci ha portato il tartufo. Tutto in pieno stile Barcolana».

Simile progetto anche per la scuola nautica Albatros di Rimini, con Anemos che ha chiuso 1084esima «Abbiamo voluto portare in questa avventura chi faceva il corso di vela d'altura, per fargli provare cosa stanno studiando. E così si sono fatti una doppia traversata più la regata – spiega Luca Conti – Siamo stati bravi in partenza che è la parte più adrenalinica, si fa fatica a raccontare cosa si prova in quei momenti, c'è chi mi ha detto che è rimasto in apnea per tutto il tempo! Questa è stata un'edizione che ha messo d'accordo tutti. È bello vedere Trieste come la vive, per me è stata la sesta volta ma è sempre un'emozione e quest'anno l'ho provata anche vedendo commuoversi una signora che prendeva la nostra iscrizione, quando le ho fatto i complimenti perché si capiva già che avremmo superato le duemila iscrizioni».

Gradisca del Circolo Velico Riminese è arrivata 413esima, posizione di tutto rispetto: «È un gran buon piazzamento – racconta Roberta Mazza – in una bella Barcolana. Il tempo era splendido, il vento perfetto: la giornata ideale per una regata come questa. Si è confermata una grande manifestazione e una bellissima festa».

Per Alessandro Zamagna su Bichi (630°) il momento più emozionante è stata la partenza: «Senza dubbio il momento più pazzesco, quando bisogna cercare di smarcarsi dagli avversari, non rimanere sotto il loro vento, non farsi incastrare. Il meteo è stato sempre buono, il vento durante la regata ha reso omaggio alla festa della vela per eccellenza, ma noi dobbiamo tenere un occhio anche al lato agonistico della gara e siamo infatti soddisfatti del nostro risultato, siamo arrivati dove dovevamo stare».

Info classifiche: http://www.svbg.it/ba49/generale.pdf

LA CLASSIFICA DELLE ROMAGNOLE

Ecco l'ordine d'arrivo delle barche romagnole. Nell'elenco sono indicati: ordine d'arrivo assoluto, posizione di categoria, nome della barca e dello skipper:

28ª (3) Fragolina di Omero Giangrandi, 37ª (10) Irina di Maurizio Guglielmo, 38ª (5) Giulia G di Arjan Plaka, 57ª (6) Again di Luca Giulianelli, 60ª (3) Extrema di Claudio Casali, 73ª (6) Magoo Vulcangas di Daniele Mazzotti, 82ª (19) Naif di Ivan Gardini, 88ª (8) Pixel di Giovanni Pasotti e Andrea Pazzini, 117ª (13) Antidoto di Francesco Paolo Pontone, 119ª (26) X-Altair di Carlo Daniele, 129ª (18) Piano B di Andrea Ronconi, 162ª (29) Green Go di Stefano Antognetti e Fabrizio Marangoni, 163ª (16) Lunica di Franco Costa, 167ª (27) Big Bon 3 di Pieralberto Setti, 178ª (2) Kbl di Fabrizio Boromei, 193ª (37) Enriluba di Venanzio Ferri, Enrico Fabbri e Franco Ricci, 233ª (26) Senzanome di Luca Bezzan e Giorgio Benini, 239ª (28) Vola Viola di Saverio Sabbioni, 254ª (30) Kartoffeln di Gabriele Romani, 277ª (35) Bruda di Alberto Casadio, 303ª (53) Ghea Futura IV di Giuliano Onorati, 320ª (36) Graffio di Giacomo De Cesare, 328ª (45) Nadema di Roberto Ghiselli, 335ª (44) Shasa di Fabrizio Bentini, 337ª (10) Meteor di Stefano Piccari, 355ª (58) Futura di David Bisetti, 365ª (33) Beba IV di Federico Bissi e Francesca Focardi, 383ª (54) Eli di Mauro Cavazzutti, 405ª (49) Altomare di Filippo Lelli Mami, 413ª (61) Gradisca di Roberta Mazza, 423ª (68) Malie di Marino Menghini, 433ª (54) Batana di Massimiliano Marzocchi, 435ª (63) Sula di Carlo Casadio, 452ª (74) Brasadella di Daniele Brasa, 470ª (41) Uchuckdi Alessandro Suardi, 479ª (67) Impetuosa di Dario Mesini e Martina Beda, 483ª (42) Soffio di Federica Gattei, Giorgio Tognolo e Mauro Gemma, 485ª (52) Dea di Marco Gatti ed Edoardo Gatti, 497ª (6) Scirocco di Massimo Patelli, 498ª (79) Selvaggia di Saverio Reale, 524ª (55) Pattychiari di Daniele Chiari, 530ª (18) Freya di Luca Celeghini, 546ª (79) Filodatorcere di Francesco Castagnoli, 576ª (86) Alessandra IV di Matteo Boccafogli e Gianluca Romagnoli, 578ª (87) Wanderlust di Paolo Venturini Biondi, 586ª (87) Marea di Riccardo Ancarani, 606ª (63) Frac di Luca Del Zozzo, 630 (66) Bichi di Alessandro Zamagna, 690ª (71) Why Not 7 di Andrea Guermandi, 697ª (72) Federica di Gianfranco Rossi, 728ª (114) Melagodo di Claudio Alberto Ricci, 736ª (118) Arequipa di Oscar Semprini, 760ª (121) Eva di Flavio Venturi, 774ª (127) Gea Solea di Pier Paolo Gennari, 787ª (109) Aurora Marina di Mauro Righetti, 797ª (127) Leggera di Mirco Minotti e Gianfranco Bettancini, 811ª (70) Arcobaleno di Luna di Andrea Casadio, 813ª (112) Nida di Mario Venturini, 825ª (132) Antigone di Sara Bertelli, 831ª (83) Istria di Fabio Tarascio, 849ª (117) Shaula di Giuseppe De Giorgio, 867ª (137) Lazzarona di Andrea Bergamini, 901ª (83) Malia prima di Luca Vassura, 908ª (154) Lalisa II di Ivano Pasi, 923ª (89) Dumba di Massimo Calzolari, 934ª (161) Il Picchio di Francesco Fascari, 972ª (137) Sylphea di Franco Rea Ido ed Emilio Spirito, 1084ª (155) Anemos Albatros di Luca Conti, 1187ª Orca O. di Davide Domenicali.

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