In spiaggia di notte spunta una piramide gigantesca di lettini

BELLARIA IGEA MARINA. Quando sono arrivati in spiaggia, all’alba di una decina di giorni fa, i bagnini non riuscivano a credere ai loro occhi: tutti i lettini erano stati ammucchiati uno sull’altro fino a formare una gigantesca piramide con in cima uno sdraio e un ombrellone.

L’altra mattina è successo di nuovo, con ancora più lettini a formare “un’opera d’arte”, se così la vogliamo chiamare, ancora più maestosa. I bagnini della spiaggia 88 - 89 Sante e Laila di Igea Marina effettivamente l’hanno chiamata in un altro modo, essendo costretti a lavorare per almeno un’ora e mezza per rimettere tutto a posto in tempo per l’arrivo dei clienti. Per tutta la giornata di ieri sulla pagina “Sei di Bellaria Igea Marina se” in tanti hanno cercato di trovare una definizione: bravata, atto vandalico, scherzo assurdo sul modello del film “Amici miei”. E c’è stato anche chi, facendo notare che tutto sommato le attrezzature non sono state danneggiate, il gesto del gruppo di ignoti non può essere catalogato come atto criminale.

Scherzo non gradito

Katia Faccio, una delle titolari dello stabilimento, terminato il lavoro di sistemazione della spiaggia, ha postato un’immagine della piramide con un commento che dà il senso di chi è un po’ avvilito, un po’ incredulo e parecchio stupito: «Qualcuno lo definisce scherzo». Come a dire che uno scherzo dev’essere divertente e che un’ora e mezza di lavoro imprevisto all’alba non è proprio il massimo a cui si aspira prima di una giornata sotto il sole cocente.

Ciò che lascia basiti è che dieci giorni fa era accaduta esattamente la stessa cosa nel medesimo punto dello stabilimento balneare. Pare che accada questo: un gruppo di ragazzi arriva in spiaggia, libera l’area in cui è prevista la costruzione della piramide e poi comincia il lavoro. Si crea una base di lettini (quella dell’altra notte era otto per otto), poi un piano superiore leggermente più stretto e via via si sale fino ad almeno cinque metri di altezza. In cima si mettono uno sdraio e un ombrellone e il gioco finisce qui. O quasi. «Magari qualcuno si sarà fatto un selfie - prova a ipotizzare la bagnina -, oggi usa così».

Sospetti particolari i titolari del bagno Sante e Laila non ne nutrono, come del resto i colleghi della spiaggia a fianco, la 90, da cui sono stati presi dei lettini per la costruzione. «Perché lo facciano e perché succeda proprio da noi è un mistero». Del resto in spiaggia non ci sono telecamere di sorveglianza e dunque se non saranno gli autori a tradirsi mettendo in giro foto e video dell’impresa difficilmente potranno essere identificati. «Non abbiamo presentato denuncia - conclude Katia Faccio -, non ci hanno fatto danni, se non costringendoci ai lavori straordinari. Giusto il tavolino di un ombrellone si è danneggiato, probabilmente perché hanno dovuto tirare per poterlo prendere. Ora ci attrezzeremo con delle telecamere e se dovesse accadere di nuovo andremo dai carabinieri».

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