Fanatico anti vaccini minaccia Burioni: "Ho un proiettile per te"

Rimini

RIMINI. La sua campagna informativa a favore dei vaccini l’ha sempre portata avanti a viso aperto, senza mai nascondersi. Esattamente il contrario di quanto fatto dal navigatore che, protetto dal segreto della Rete, ieri su Facebook ha lasciato un post dal contenuto inequivocabile: «Ho un proiettile con il suo nome». Destinatario del messaggio il professor Roberto Burioni, riminese doc, ordinario di Microbiologia e Virologia della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Un personaggio diventato volto famigliare al grande pubblico, solo perché, senza peli sulla lingua smonta le bufale di chi contesta la valenza scientifica dei vaccini, e anzi li collega a improbabili malattie.

Sconcerto e dispiacere

Il docente è stato raggiunto dalla notizia ieri pomeriggio mentre partecipava a un convegno della Società italiana di pediatria a Napoli. «Mi ha avvertito il blogger David Puente - spiega al Corriere Romagna - che conosco molto bene, una delle persone tra le più impegnate e preparate nel contrastare le fake news sulla salute».

Come si sente? «Sono molto dispiaciuto e sconcertato. Non mi viene in mente nessuno che sia stato minacciato di morte per aver detto delle verità scientifiche. Non mi sarei mai aspettato una situazione del genere, anche perchè io non faccio nulla di speciale. Ripeto: divulgo solo una verità scientifica come 2 + 2 è uguale a 4. Ovvero che i vaccini sono efficaci. Anzi ce ne vorrebbero di più per sconfiggere malattie che ancora non riusciamo a curare». Il messaggio minatorio sulla pagina "Vaccini basta" è firmato "Marcello Falzari". Se si tratta di un nick falso o reale lo accerterà presumibilmente la polizia postale «io per il momento so che domani mattina (oggi ndr) mi consulterò con il mio avvocato».

Le altre minacce

Quello di Marcello Falzari non è l’unico messaggio con minacce più o meno velate: un certo Angelo si augura di «avere un incontro faccia a faccia con lui in una stanza chiusa», mentre Pasquale invece lo bolla come «Erode del 2000». Professore cosa sta accadendo? «Questo è un segno della decadenza culturale e civile, colpa di un clima e di una deriva antiscientifica molto pericolosa. Certo è che deve far pensare una reazione così estrema nel 2017, da Medioevo. Del perché lo devono spiegare gli psicologi».

Il vaccino premia

“Il vaccino non è un’opinione”, è il titolo del libro edito da Mondadori, con cui ad inizio maggio Roberto Burioni si è aggiudicato la seconda edizione del Premio Asimov per la divulgazione scientifica. Il verdetto era stato espresso da una giuria composta da oltre 1.400 studenti italiani.

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