Professionista preso con la lucciola: non è come sembra, è una mia cliente...
Le prime sanzioni
A poche ore dall’entrata in vigore dell’ordinanza sindacale a contrasto della prostituzione, sono due i verbali elevati dalla polizia municipale nei confronti di una prostituta bulgara e del suo cliente. A entrambi è stata contestata la violazione dell’ordinanza che prevede una sanzione amministrativa tra i 300 e i 500 euro, per aver posto in essere comportamenti diretti in maniera non equivoca a offrire prestazioni sessuali a pagamento alla prostituta ventunenne e per averla fatto salire a bordo della propria vettura. Entrata in vigore il 25 maggio, l’ordinanza è stata messa a punto per prevenire e contrastare i pericoli derivanti dai comportamenti connessi all’esercizio della prostituzione su strada. In particolare esplica la sua efficacia in una serie specifiche di zone dove il fenomeno si presenta con maggior forza, consentendo agli agenti operanti di contestare sanzioni amministrative pecuniarie fino a 500 euro (400 se pagati entro 60 giorni) a tutti coloro che porranno in essere comportamenti diretti a offrire prestazioni sessuali a pagamento o a chi sarà sorpreso a richiedere informazioni a questi soggetti, concordando l’acquisizione di prestazioni sessuali a pagamento.
La super-multa
Un ulteriore strumento che come noto si affianca ad altri previsti da strumenti normativi diversi a cui gli agenti della polizia municipale attingono nell’attività di contrasto alla prostituzione: dalla contestazione e applicazione delle sanzioni previste dall’articolo 527 del codice penale che, ora depenalizzato, punisce gli atti osceni in luogo pubblico con una sanzione amministrativa fino a 10mila euro, al Codice della strada (da 41 a 54 euro) contestato a coloro che, alla guida di veicoli, eseguono manovre pericolose o di intralcio alla circolazione stradale per porre in essere tali comportamenti.