Massacrò di botte la commessa: in cella il rapinatore violento

Riccione

RICCIONE. Il bottino non è stato recuperato. Ma da giovedì scorso, presumibilmente per un periodo di tempo abbastanza lungo, quanto incassato dal ricettatore cui ha piazzato gioielli e brillanti rapinati a Riccione alla gioielleria Amuleti, lo potrà spendere solo per pagare la parcella dell'avvocato. Grazie al lavoro dei carabinieri del Nucleo operativo della Perla Verde, infatti, nel supercarcere di Sulmona, da 48 ore, è detenuto Salvatore Iaccarino, napoletano classe '81, vecchia conoscenza delle forze dell'ordine per reati specifici. Gli investigatori dell'Arma l'hanno svegliato all'alba nella casa della fidanzata nel comune abruzzese per notificargli l'ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip Fiorella Casadei in merito alla violenta rapina messa a segno lo scorso 21 febbraio in viale Ceccarini.

Violenza gratuita

Un colpo che aveva lasciato esterrefatti i commercianti del salotto buono riccionese per l'inutile violenza sfogata dal bandito solitario sull'unica commessa presente. Il rapinatore era entrato in azione una mezzora prima della chiusura. Ben vestito, con modi educati, aveva chiesto alla dipendente di vedere vari oggetti. La donna aveva così iniziato a mostrare anelli, bracciali, brillanti, tutti pezzi a portata di mano. L'occasione per agire, il napoletano l'ha colta quando la giovane gli ha dato le spalle per prendere una collana: l'ha afferrata al collo, l'ha scaraventata a terra, ed ha iniziato a colpirla con calci e pugni. Poi ha preso tutti i preziosi che gli erano stati mostrati, per un valore stimato in oltre 77mila euro, e indisturbato, era sparito.

Caccia all’uomo

Era stata la stessa vittima, sotto choc, a lanciare l'allarme uscendo in viale Ceccarini in lacrime urlando a squarciagola. Fondamentali per le indagini i rilievi scientifici e le registrazioni video dentro la gioielleria e quelle che i carabinieri si sono fatti consegnate da tutti i commercianti del viale la cui visione, durata diversi giorni, ha permesso di stabilire quanto è durato il sopralluogo del bandito napoletano. L'aver agito a volto scoperto, ha fatto il resto. Come da prassi le immagini, infatti, sono state inserite nei canali Web delle forze dell'ordine e Iaccarino è stato riconosciuto anche dai carabinieri di Sulmona, città dove ora vive ed ha avuto qualche piccolo problema. La perquisizione della casa non ha portato al rinvenimento dei gioielli rapinati. I militari partiti da Riccione e che sono stati affiancati nell'arresto dai colleghi abruzzesi, hanno trovato invece 30 grammi di marijuana che al rapinatore sono valsi anche la denuncia per detenzione di droga a fine di spaccio.

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