La polizia: a Rimini crollano i reati

Rimini

RIMINI. Dal marzo 2016 al marzo 2017, in provincia di Rimini, tutti i reati sono diminuiti, passando da 26.173 a 23.476 (-10,3%). E con percentuali particolarmente buone per le rapine nei negozi, passate da 50 a 30 (-40%) e nelle case, scese da 30 a 23 (-23,3%). Anche se in numeri assoluti non se ne contano moltissimi, scendono anche i reati più gravi come i tentati omicidi (da otto a sei), gli omicidi colposi (da 15 a uno, con una percentuale record del -93,3%) e le violenze sessuali (da 45 a 36). Anche i furti sono scemati, passando da 17.457 a 15.864 (-9%), con una discesa in particolare per i furti con strappo, da 175 a 142 (-18,8%), quelli negli esercizi commerciali che dagli 1.128 del marzo 2016 ora sono 1.031 (-8,6%), quelli nelle abitazioni passati da 1.942 a 1.790 (-7,8%) e i furti con destrezza che da 3.695 sono oggi 3.490 (-5,5%). Le rapine in banca sono state, nell'arco dell'ultimo anno, quattro, contro le cinque dell'anno precedente. Dati molto positivi anche per quanto riguarda le frodi informatiche, che dalle 1.167 dell'anno passato oggi sono 890 (-23,7%). Quanto agli arresti, tra l'anno scorso e quest'anno c'è stato un incremento del 19,29% coi numeri assoluti che ne contavano 337 fino a marzo 2016 e 402 a oggi. le denunce sono rimaste pressochè invariate, 1.935. I dati arrivano oggi in occasione della festa della Polizia, che si è celebrata anche a Rimini nella Sala dell'Arengo del Palazzo dei Congressi. Qui la Polizia di Stato ha festeggiato il 165esimo anniversario della sua fondazione alla presenza, tra gli altri, del questore di Rimini Maurizio Improta e il prefetto Gabriella Tramonti che come prima cosa hanno deposto una corona di alloro in ricordo di Antonio Mosca, poliziotto morto il 29 luglio 1989 a causa delle ferite riportate dopo una sparatoria con tre criminali della "banda della Uno bianca".

Un altro sguardo ai dati vede, sempre nell'ultimo anno, un aumento del 16% delle chiamate giunte al 112 e +3% negli interventi effettuati dal personale dell'Upgsp. Nell'ambito del contrasto ai reati predatori, furti e rapine in particolare, poi sale sia il numero dei veicoli controllati, che raddoppia, che quello delle persone controllate (+12%). La Divisione anticrimine, spiega la Questura, anche durante lo scorso anno, ha lavorato molto sulla prevenzione patrimoniale con sequestri per un valore complessivo di diverse centinaia di migliaia di euro (tra immobili e veicoli, ecc.). In deciso aumento anche i provvedimenti sulla violenza di genere, che si accompagnano alla campagna di sensibilizzazione sul fenomeno della violenza sulle donne: una postazione mobile in diversi luoghi della città e la provincia fornisce spiegazioni e distribuisce materiale illustrativo. Quanto alla squadra mobile, tra le operazioni più importanti c'è "Life Style" dello scorso settembre con 18 misure cautelari ad altrettante persone responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti e quella dell'1 marzo con due arresti e il sequestro di 74 chili di marijuana. Durante il 2016, sono 75 le persone arrestate per spaccio e traffico di sostanze stupefacenti e i 1,5 chili di eroina, 4,6 di cocaina, 20 di marijuana e hashish sequestrati. Sono 16 i latitanti arrestati nel corso del 2016, tra cui spicca un esponente di un clan pugliese attivo nel tarantino, rintracciato e fermato a Bellaria nel luglio scorso. Infine qualche numero sul "Tox test" che verifica lo stato psicofisico degli automobilisti. Sono state controllate 416 persone di cui 75 sottoposte agli accertamenti preliminari di ricerca di sostante stupefacenti. Di queste sei sono risultate poi positive e deferite all'autorità giudiziaria.

Le celebrazioni sono state l'occasione anche per premiare alcuni agenti con due encomi solenni e due encomi a Massimo Sacco, due encomi solenni a Antonio Pio Albrizio, un encomio solenne a Luca Pietropaolo, Lorenzo Leggieri e Giuseppe Ivan Andrisani, due encomi a Eugenio Butini, Nicola Bennardo, Raffaele Sisca, Fiorenzo Volpini, Luca Vitagliano, un encomio a Roberto Masini, Roberto Parrucci, a Gaspare Manuguerra, ad Andrea Fazzioli a Fabio Guardati e a Claudio Palumbo. Infine una lode a Giuseppe Basta e a Sebastiano Cassese.

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