Nel trolley c'era una russa di 27 anni con problemi di anoressia

Rimini

RIMINI. La ragazza dentro al trolley trovato nel porto aveva 27 anni, era una cittadina della Federazione russa e in Italia aveva ottenuto un regolare permesso di soggiorno. Adesso non ci sono più dubbi sull'identità della donna trovata cadavere, sabato 25 marzo, in una valigia gettata in mare e riaffiorata al porto canale di Rimini. Ora l'inchiesta potrebbe proseguire spedita: secondo i poliziotti della squadra mobile, coordinati dal pm Davide Ercolani, nelle fine della donna potrebbero essere coinvolti sia degli italiani che dei russi. Al momento il fascicolo aperto in Procura è per morte come conseguenza di maltrattamento e distruzione e dispersione di cadavere. La ragazza, residente a Rimini, sarebbe al centro di una vicenda di disagio. Risultano infatti diversi ricoveri, fino a qualche mese fa, in ospedale per anoressia. Il suo corpo, molto esile e denutrito tanto che sarebbe morta di fame, quando è stato trovato era nudo e ripiegato come uno straccio nel trolley blu. 

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