Il piano della Regione: in un mese chemio e operazioni

Rimini

RIMINI. Operazioni e chemioterapia entro un mese. È la scommessa piuttosto ambiziosa della Regione Emilia-Romagna che, dopo le liste di attesa su esami e visite specialistiche, prova adesso ad abbattere anche i tempi su tutta una serie di ricoveri programmati. Il budget a disposizione è di sei milioni di euro, con i quali da Bologna hanno intenzione di potenziare il personale degli ospedali a seconda delle richieste che faranno le diverse Aziende sanitarie. Entro fine anno la Regione conta di portare dal 71 per cento al 90 per cento le prestazioni fornite a 30 giorni dalla prenotazione per quanto riguarda diversi interventi chirurgici, coronografie, angioplastiche coronariche, tonsillectomie, biopsie del fegato, ernie inguinali oltre alle chemioterapie. Per quanto riguarda le protesi d’anca, l’obiettivo è invece garantirle entro 180 giorni. Inoltre, attraverso l’informatizzazione delle prenotazioni e una app specifica, il paziente avrà modo di controllare autonomamente la propria posizione nella lista d’attesa. «Visto il successo non solo regionale ottenuto sulle visite specialistiche, abbiamo deciso di adottare un provvedimento analogo sui ricoveri chirurgici», spiega l’assessore regionale alla Sanità Sergio Venturi, che ha illustrato ieri mattina il piano alla stampa accanto al presidente Stefano Bonaccini.  «Oggi - dice Venturi - abbiamo una media di tempi di attesa attorno al 71 per cento entro 30 giorni. L’obiettivo è arrivare al 90 per cento entro la fine dell’anno. Quello che non riusciamo a fare oggi è dire al paziente di preciso quando lo operiamo. Non ci accontentiamo di ciò che si dice oggi, “la chiamiamo noi”. Crediamo sia un diritto dei cittadini sapere il giorno in cui verrà operato in modo da potersi organizzare. Questa è la cosa più complicata di tutti. La più difficile e l’ultima che riusciremo a fare». Per Bonaccini «facciamo una cosa molto giusta e meritoria». Le cose, sottolinea il governatore, «non si fanno solo con i programmi e gli slogan, ma bisogna attuarle. Molti non credevano che saremmo riusciti ad abbattere le liste di attesa su esami e visite specialistiche, invece oggi siamo di gran lunga i più efficienti d’Italia».

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