Punta il coltello alla barista

Rimini

SAVIGNANO SUL RUBICONE. Un bandito solitario. Un balordo probabilmente a caccia di soldi per acquistare droga, come gli eroinomani a cavallo tra la fine degli anni ‘80 e l’inizio degli anni ‘90. Anche se, dalle testimonianze, all’apparenza sembrava una “persona normale” e non aveva “particolari inflessioni dialettali nella voce”.

E’ l’identikit del bandito solitario, giovane, col volto coperto, che ieri ha preso di mira il bar pasticceria Dolce Mia in via Fratelli Bandiera a Savignano sul Rubicone, zona Quartiere Cesare.

Il colpo è stato messo a segno una manciata di minuti dopo le 17. La pista che gli investigatori seguono è quella di balordi dediti al consumo di droga. Con l’eroina che sta tornando in auge in Romagna, il timore è che episodi come questo possano tornare di triste attualità quando ormai erano stati cancellati dal panorama sociale ed investigativo durante la prima decina degli anni Duemila.

L’uomo ha atteso che nel bar ci fosse soltanto una commessa. Quindi è entrato e brandendo un coltello le ha intimato di consegnare quanto aveva. In cassa c’erano un paio di centinaia di euro. I bandito li ha arraffati per poi allontanarsi. Chi lo ha visto fuggire lo ha seguito con lo sguardo mentre si allontanava a piedi fino a girare un angolo della strada. Facile pensare che avesse a disposizione un mezzo con cui poi allontanarsi.

Indagano sull’accaduto i carabinieri di Savignano ed il Nucleo Operativo di Cesenatico. La speranza è che una telecamera di sicurezza della zona possa aver immortalato il bandito quando ormai si sentiva al sicuro, o prima della rapina.

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