Raccolta rifiuti, i lavoratori in piazza

Rimini

RAVENNA. «Raccogliamo i rifiuti per Hera ma non possiamo avere il loro contratto. E ora che ne avevamo uno migliorativo, ci dicono di tornare alla situazione di prima». E i lavoratori non ci stanno: vogliono la garanzia di mantenere tutti e 320 i posti di lavoro senza tornare alle paghe precedenti. «Qui c’era chi raccoglieva i rifiuti per 800 euro al mese e nelle ultime settimane per garantire la città pulita abbiamo lavorato anche 12 ore al giorno».

Questa volta a parlare sono loro: i lavoratori che fino a un mese fa erano occupati nelle coop romagnole addette alla raccolta rifiuti nel consorzio Ciclat e che poi sono passati ad Ambiente 2.0. Nel passaggio, la stragrande maggioranza ha guadagnato dai 100 ai 300 euro in più al mese, e molti - 120 - sono stati i disoccupati assunti. Ieri si sono radunati in piazza del Popolo in qualche decina per chiedere garanzie sul loro futuro, visto che Hera ha da poco risolto il contratto con Ambiente 2.0 dopo i disservizi dell’ultimo mese, e che ora sta per riassegnare il servizio ai vecchi fornitori. I sindacati hanno già incontrato Hera (che ha assicurato invierà l’elenco di tutti i dipendenti tra vecchi e nuovi assunti a chi subentrerà nel servizio) e lunedì prossimo incontreranno anche i sindaci a Palazzo Merlato. Ma le richieste sono chiare: contratto di settore e lavoro per tutti, e un servizio di raccolta degno di questo nome. «Un’altra condizione non è accettabile - tuonano i sindacalisti -: ormai indietro non si torna».

Perché “indietro” la storia era ben diversa, raccontano i lavoratori per nulla contenti, in fondo, della risoluzione del contratto con Ambiente 2.0. «Io ho continuato a fare il lavoro che facevo prima con 100 euro in più in busta paga - racconta Massimiliano, 45 anni, addetto al porta a porta prima con la coop San Vitale e ora con Orso Blu -: mi hanno già detto che venerdì è l’ultimo giorno poi si torna alla San Vitale e spero di non tornare indietro anche con il contratto. Vogliamo il contratto di Hera». Maurizio, anche lui 45 anni, è passato invece da Ciclat ad Ambiente 2.0 e nel passaggio ci ha guadagnato un paio di centinaia di euro in più: «Speriamo che il contratto rimanga questo e che sia così per tutti». Compresi i nuovi assunti, ma tra questi «c’è chi aveva preso servizio appena tre giorni fa: come faranno a vedersi garantiti il lavoro?», si chiede Massimiliano. Ma ci sono anche gli assunti dal primo giorno di Ambiente 2.0 e a loro, assicura qualcuno, il posto è stato già assicurato. «Sono assunto da Aimeri ed entro qualche giorno passerò a Formula Ambiente - dice Luca, 20 anni -: ho lavorato a Cervia e lì la situazione era abbastanza sotto controllo, ma i colleghi si lamentavano del fatto che i nuovi gestori non avessero mezzi e organizzazione sufficiente». «Dici? Mi ha assunto Aimeri e prima ero disoccupato - racconta Luigi, 51 anni -, ho lavorato quasi sempre a 12 e 13 ore al giorno: mi chiamavano per farmi raccogliere i rifiuti che altri colleghi lasciavano apposta a terra. Dico che c’è chi ha remato contro». (p.c.)

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