Immagini hard proibite, arrestato

Rimini

MELDOLA. Aveva materiale pedopornografico tra computer e altri oggetti tecnologici a sua disposizione. Per questo un meldolese è stato arrestato su disposizione della Direzione distrettuale antimafia di Bologna, che ha incaricato la Polizia postale di eseguire il fermo.

Sul tavolo del sostituto procuratore della Repubblica di Forlì, Laura Brunelli, era arrivata mercoledì, per competenza territoriale, la richiesta di perquisizione a casa dell’uomo anche se l’indagine è gestita dalla Dda del capoluogo emiliano, incaricata per questo tipo di reati. Così, una volta ottenuta l’autorizzazione, i poliziotti si sono presentati a casa dell’uomo per sottoporlo alla misura del fermo. In possesso del meldolese sono state trovate diverse immagini a luci rosse con protagonisti minorenni. Per questo l’ipotesi di accusa è quella di possesso di materiale pedopornografico, reato che, a discrezione dell’autorità giudiziaria competente, può portare all’arresto o alla denuncia. La Polizia postale continua la sua attività per scandagliare la Rete a caccia di persone che vanno alla ricerca di immagini proibite che vedono spesso ritratti ragazzini e ragazzine.

Appena qualche giorno fa sempre la Direzione distrettuale antimafia di Bologna aveva denunciato un cinquantenne imprenditore forlivese perché trovato in possesso di oltre 2mila foto, immagini e dvd, pedopornografiche. In quel caso era stato un sito esca a mettere la Polizia postale in direzione dell’imprenditore. L’uomo aveva abboccato, scaricando file compromettenti e attraverso il suo indirizzo Ip si era risaliti a lui. Anche in quel caso i poliziotti si erano recati a colpo sicuro a casa dell’indagato, che nella circostanza si era anche sentito male ed era stato portato in ospedale per dei controlli. Ora questo nuovo episodio che testimonia l’impegno della Dda e della Polizia postale contro il dilagare della presenza in Rete di immagini a sfondo sessuale con rappresentazioni di minorenni.

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