Esplode un serbatoio, muore un operaio

Rimini

RAVENNA. Dramma al polo chimico, nel primo pomeriggio di ieri: durante alcuni lavori di manutenzione, un serbatoio presente in uno degli impianti della Cfs, l’ex Borregard, è esploso investendo l’operaio che si trovava sul posto intento nei lavori di saldatura. L’uomo, 43 anni, è morto poco dopo l’arrivo dei soccorsi.

Si chiamava Nunzio Pizzardi il 43enne originario di Gela ma da tempo residente a Ravenna rimasto vittima, ieri pomeriggio, del terribile incidente avvenuto alla Cfs. Pizzardi, dipendente di una ditta terza – la Cam Impianti – si trovava nell’area dell’impianto del catalizzatore e stava eseguendo alcuni lavori di saldatura a una tubatura-serbatoio: lavori che continuavano da alcuni giorni e che, hanno ricostruito i colleghi, erano proseguiti senza intoppi. Eppure, qualcosa ieri pomeriggio è andato storto: a seguito della saldatura, forse a causa di una scintilla o forse per il cedimento della struttura, la conduttura serbatoio – grande un paio di metri per uno – è deflagrata investendo in pieno il 43enne che è stato colpito al volto e al torace. Nella cisterna pare ci fosse dell’ammoniaca, che sicuramente ha anch’essa investito il povero Pizzardi, ma capire quale responsabilità abbia avuto il gas chimico nella deflagrazione è ora difficile. Sul posto, oltre ai sanitari del 118 e delle forze dell’ordine, sono anche intervenuti i tecnici della medicina del lavoro – guidati da Gianpiero Mancini – per meglio studiare la dinamica del terribile incidente: l’impianto è stato messo sotto sequestro e il primo sopralluogo è stato fatto ma la zona del serbatoio è talmente compromessa dall’esplosione che ricostruire l’esatta dinamica dell’infortunio non sarà facile.

Ad ogni modo, la deflagrazione è stata terribile: l’allarme dei soccorsi è partito subito, prima i colleghi poi i sanitari hanno cercato di rianimarlo sul posto. A dare una mano ai soccorsi è intervenuta anche l’elimedica, ma le condizioni del 43enne sono apparse da subito disperate e l’uomo è stato dichiarato morto poco dopo essere stato caricato sull’ambulanza.

La Cfs, l’ex Borregard, è una delle 14 società che fanno parte del grande polo chimico e una delle poche che sta da tempo cercando di fare investimenti: proprio quel catalizzatore vicino al quale Nunzio stava lavorando avrebbe dovuto operare a breve a ciclo continuo ed erano stati progettati investimenti in tal senso.

Ora la salma del 43enne si trova all’obitorio dell’ospedale civile, in attesa dell’esame autoptico che accerti le cause del decesso: Pizzardi lascia una moglie e una figlia di 13 anni. (p.c.)

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