Donna di 77 anni aggredita in casa

Rimini

CESENA. Terrificante rapina in villa. Una donna di 77 anni, nella primissima parte della serata di ieri, è stata aggredita da due giovani che parlavano correttamente italiano ma con un’inflessione straniera. L’hanno buttata a terra e stretta con una coperta che ha rischiato di soffocarla. Per rubarle un quantitativo di oro notevole, per un controvalore di circa 50 mila euro.

Sono dovuti scappare velocemente. Una vicina di casa li aveva visti e sentiti e aveva chiamato subito il 113 della polizia. Anche per questo, oltre che per la sua grande intraprendenza e spirito, la vittima non ha riportato lesioni irreparabili nell’accaduto e anzi ha visto l’auto sulla quale i banditi fuggivano. Per poi farsi medicare da un’ambulanza e raccontare ogni cosa agli agenti.

E’ successo ieri alle 21.40 circa al civico 167 di via Pascoli. A due passi dal cantiere del Sacro Cuore e a tre dalla scuola media “Numero 2”.

Mimma Biagi, 77 anni, abita sola. A dispetto dell’età non più verde è una donna vivace e dinamica. Era al telefono con una vicina di casa quando ha sentito suonare alla porta. Ha aperto che ancora reggeva la cornetta in mano. Ed è stata aggredita da due persone.

«Uno era alto circa 175 centimetri e aveva i capelli scuri. Ho gridato aiuto e loro mi hanno messo una coperta sulla testa e mi hanno buttata per terra. Mi urlavano “Dov’è la cassaforte.. Dov’è la cassaforte” mentre mi stringevano nella coperta. Io ho detto loro che mi stavano soffocando. Che la cassaforte non ce l’ho ma che comunque se continuavano a tenermi per terra e a stringermi nella coperta una cassaforte non avrei in alcun modo potuto fargliela vedere».

I banditi hanno aperto appena un cassetto nella sala. Poi si sono lanciati subito in camera da letto. In pochi secondi hanno trovato buona parte di quello che cercavano. Un cassetto con gli oggetti d’oro della donna, per un valore di circa 50 mila euro.

Quindi si sono allontanati subito. Forse sapevano che, con la donna al telefono, qualcuno avrebbe potuto dare l’allarme. Ed è proprio ciò che è avvenuto. La donna stava parlando al telefono con una sua vicina che vive a pochi metri. Un’amica che aveva già chiamato il 113 e, sia pur molto spaventata, aveva dato agli agenti le indicazioni per arrivare.

Mimma Biagi si è alzata da terra e incurante dei colpi subiti si è portata fuori dalla porta. Ha fatto in tempo a vedere i due rapinatori salire su una vettura di colore bianco, una due volumi, che è scappata in direzione Monte. All’arrivo degli agenti le ricerche dei fuggitivi sono subito iniziate. Mentre la donna raccontava l’aggressione subita. Per restare al fianco dei poliziotti e dare subito tutte le indicazioni utili alle ricerche dei banditi la donna si è soltanto fatta medicare le contusioni ed escoriazioni (tra cui una al volto) dagli uomini del 118. Ma ha rifiutato di andare in ospedale per recarsi in pronto soccorso.

Mimma Biagi è conosciuta e apprezzata da tanti e da tutti i suoi vicini di casa. Molti dei quali, appreso l’accaduto, si sono subito recati a farle visita. I rapinatori non hanno preso dalla casa della donna una cosa molto preziosa che avevano a portata di mano, ma evidentemente non l’hanno riconosciuta come di valore. Mimma Biagi è figlia di Carlo Biagi, vincitore con l’Italia dell’oro olimpico alle Olimpiadi del 1936. La medaglia fa bella mostra di sé in casa. Ma i banditi non hanno strappato alla cesenate questo ricordo.

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